Il tuo spazio sacro, l’origine del cambiamento

Foto di (c) Daniele Tosoni - Percorsi Di Luce

Ci sono dei momenti in cui ancora mi stupisco dell’arroganza, della supponenza e, in certi casi non così isolati, dell’odio che viene manifestato nei confronti dell’altro… tanto sui social media quanto nella vita reale.

Sembra che qualsiasi pretesto sia buono per riversare all’esterno ogni contrarietà e ogni sentimento corrosivo.

Se hai un’opinione sei insultato per quella opinione, se sostieni determinate scelte sei perseguito per quelle scelte.

Il tuo modo di essere non è mai accettabile; se fai una cosa piuttosto che un’altra sei tacciato e criticato per le motivazioni più fantasiose.

No… ve ne prego, non ditemi che è trascurabile, tanto meno che è normale.

Cosa sta succedendo dentro di noi… cosa alimenta in modo così tossico il nostro essere?

Molte, moltissime “cose”. Ma non sono queste “cose” a produrre gli effetti, ma il loro mancato riconoscimento.

Possediamo una grandissima, inestimabile intelligenza, che ha poco a che vedere con quella intellettuale, ma ha tanto a che vedere con quella esistenziale. È la CONSAPEVOLEZZA.

È facile essere vittime di questa esisteza… anzi, di questo modo di esistere, così sganciato dalla percezione di noi stessi, di ciò che si muove dentro di noi, così veloce e saturo da non permettere al nostro “motore interiore” di metabolizzare e lasciar sedimentare le nostre emozioni, i nostri vissuti, le nostre percezioni. Da non poter trasformare tutto ciò in crescita e maturazione.

Così alla fine ciò che espelliamo all’esterno è inquinamento… inquinamento emozionale ed energetico. E finisce che facciamo del male a noi stessi e agli altri.

Questi grandi spazi virtuali sono diventati un campo di battagli dove tirar fuori il peggio di sé (non che molti si sottraggano dal tirarlo fuori anche nella vita reale): sembra una banalità ma in questo spazio viene a mancare l’inibizione che in una certa misura si crea quando guardiamo una persona negli occhi. È uno spazio che fa sentire importanti tanta è la facilità con cui è possibile esprimersi e raggiungere moltissimi altri individui.

Ma c’è una linea sottile tra il diritto di esprimere un’opinione e lo sfogarsi in modo incontrollato.

E se pensiamo che siamo vicini al far diventare una professione fare l’ “hater”, o al considerarlo una moda quasi normale… beh, qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.

Ricordiamoci che se è vero che un certo modo di esistere può essere “introdotto” subdolamente nella collettività; è altrettanto vero che tanti più individui scelgono un altro modo di vivere questa esistenza, tanto più la collettività è spinta ad adeguarsi e a cambiare il suo sistema.

Non mi stancherò MAI di ripeterlo: la consapevolezza è una scelta.

Non si nasce consapevoli, lo si diventa per scelta e in alcuni è sicuramente più insita che in altri, ma è comunque una scelta.

Se questo modo di essere non vi piace, scegliete di cambiarlo, siate i primi a cambiarlo.

La nostra centratura permetterà il cambiamento, centratura = essere nel centro per poter osservare.

Senza centratura siamo banderuole in balia di tutto ciò che ci allontana da noi stessi, senza centratura non siamo più in grado di dare un senso a ciò che siamo e a ciò che viviamo, e di tradurlo in crescita ed evoluzione.

Senza centratura non comprendiamo i nostri limiti nel sentire la bellezza di ciò e di chi è diverso da noi.

Perché se non si è in grado di specchiarsi profondamente in sé stessi, non si potrà mai essere liberi di guardare l’altro senza il filtro delle nostre stesse dinamiche.

Chi vuol intendere, intenda ☺️

Mandi biei 👋🏻

• Non desidero altro che la più pura e luminosa libertà di essere. 🙏🏻💙

Daniele Tosoni – Percorsi Di Luce

Testo e foto di (c) Daniele Tosoni – Percorsi Di Luce. La copia del testo è permessa senza modifica alcuna e con citazione esplicita della fonte.