I PROSSIMI CAMBIAMENTI ENERGETICI: DALLE EMOZIONI ROSSE DELL’ “ANNO FEGATO” ALL’INTEGRAZIONE DEL CUORE YIN

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Immagine da repertorio Google

Buonasera Esseri luminosi 🙂

Trovo appena un momento libero per scrivere, per condividere sensazioni e percezioni, perché condividere significa crescere e aprirsi.
Scrivo dopo giorni intensi e impegnativi tanto a livello pratico quanto energetico ed emotivo.

Che dire…i giorni scorsi sono stati intrisi di energia nell’aria e fortunatamente con il novilunio del 24 la situazione si sta armonizzando.

Ma andiamo a parlarne nel dettaglio:
Nei giorni scorsi si è assistito ad una intensificazione dell’energia legata alle cosiddette “emozioni rosse”: rabbia, irritazione, nervosismo, intolleranza ecc.
Le emozioni rosse sono collegate all’asse fegato-stomaco e la cosa curiosa che ho scoperto tramite una amica virtuale, Maria Rosaria Iuliucci di ” Cammina Nel Sole”, è proprio che secondo il calendario cinese ORA si sta concludendo l’anno legato al Fegato per passare all’anno legato al Cuore. Precisamente questo passaggio avverrà il giorno 8 febbraio.
Sembra quindi che questo sia lo strascico estremo di un anno particolarmente pesante e denso, faticoso e causa di stanchezza fisica e mentale.

Ho avuto questa conferma parlando con amici e conoscenti…queste ultime due settimane (circa) sono state veramente un concentrato di tensione in cui le emozioni rosse sono state protagoniste.
Io ovviamente posso solo parlare dell’effetto che questa energia ha avuto SU DI ME, ma sono sicuro che, calando questa informazione nel vostro vissuto personale, riscontrerete che in un ambito piuttosto che in un altro siete stati suscettibili alle emozioni rosse.

Ho la sensazione (suffragata anche dai miei sogni che come dico sempre mi “parlano”) che questa energia che ci ha influenzato abbia toccato in particolare la sfera dei limiti, dei confini,delle restrizioni alla libertà; e contemporaneamente quella della “voce della verità”. Questo va poi contestualizzato nell’ambito della VOSTRA esistenza personale.
Spiego meglio questi aspetti basandomi sui miei vissuti:
Ciò che ho provato nell’arco di questo periodo è stato un profondo senso di irritazione e rivalsa verso tutto ciò che vedevo come limite alla mia libertà e verso tutto ciò che vedevo come ingiusto o venefico. Dentro di me c’era come un ribollire di magma…di cui ora è rimasta una leggerissima traccia. Tutto mi infastidiva, e mi verrebbe da dire anche “tutti” riferito alle persone .
Quei comportamenti superficiali e privi di consapevolezza da parte delle persone mi rendevano letteralmente intollerante. La convivenza con mio padre, che già è dura, è divenuta insostenibile e fonte di rabbia e frustrazione. Tutto ciò che non andava come doveva, sia esso un piccolo disguido o un malfunzionamento mi mandavano in tilt. Tutte le mancanze di rispetto verso il mio essere, anche piccole e insignificanti, mi irritavano a dismisura.
E anche la voglia e l’istinto di affermare il mio spazio, il mio essere, e probabilmente anche il mio ego, è venuta a galla in modo possente.

Devo ammetterlo: per me che sono un bilancia amante dell’equilibrio, della diplomazia, della neutralità…è stata veramente una novità questa spontanea voglia di non risparmiare parole a nessuno. L’impulso di bacchettare e sentenziare è stato molto forte. E qui infatti entriamo già nell’ambito della “voce della verità”.
Penso che ognuno di voi in un modo o nell’altro abbia sofferto per il mancato riconoscimento delle proprie verità, o per il venire a contatto con informazioni che voi sapevate essere inesatte rispetto a uno o più ambiti che vi stanno a cuore.
Io ad esempio leggendo certi post su facebook e certi articoli online…avrei avuto voglia di fare una bella discussione e una bella ramanzina a chi spaccia verità preconfezionate e percorsi spirituali standardizzati per tutti.
Ma questo lo posso dire anche per ciò che riguarda la vita concreta e le persone reali. Chiunque volesse, volontariamente o meno, celare la verità o distorcerla, alimentava quel fuoco dentro di me e mi spingeva a uscire dai mie confini naturali.

Ora pian piano sto tornando in me, ma non voglio con questo dire che tutto ciò sia stato e sia negativo. Queste etichettature in realtà non esistono. Tutto è funzionale, tutto ha un suo “perché” e una sua precisa ragione d’essere. E a me questa è apparsa chiara e cristallina, nel senso che ciò che ho sentito e provato l’ho compreso, ho saputo leggere dietro a queste manifestazioni comprendendone le motivazioni risalenti al mio stesso essere.

E ORA? VERSO QUALE TAPPA ENERGETICA CI STIAMO PER MUOVERE?

Pare che, come anticipato e verificato sulla propria pelle, si stia tornando progressivamente a un equilibrio più… EQUILIBRATO 😂😂
Ci avviciniamo verso il mutamento energetico che ci riporterà all’energia del Cuore.
Vi ricordo che il cuore è anche sede del quarto chakra, Anahata, il primo chakra in cui l’Ego viene trasceso, sublimato, in cui si compie l’integrazione: tra Spirito e materia, tra Alto e Basso, tra dentro e fuori, tra mente e il corpo, tra il “me” e il “te” ecc.
Nella medicina tradizionale cinese il cuore è un organo YIN, governa il sangue pompandolo nell’intero organismo, ma soprattutto ospita lo SHEN, lo Spirito, e per questo è considerato l’imperatore del corpo.

Ma ogni parte ha una sua contro-parte. Essendo il cuore YIN, esso è in relazione a una controparte YANG: l’intestino tenue e il triplice riscaldatore.
Il primo presiede all’assimilazione delle sostanze nutritive e porta a termine le trasformazioni iniziate nello stomaco; il secondo governa la trasformazione degli alimenti, produce, regola e stimola il percorso dell’energia e dei liquidi vitali in tutto l’organismo.
Questi organi rientrano nel complesso del secondo chakra, Svadhistana. La funzione simbolica dell’intestino è quella di discernere tra bene e male, di cogliere l’attimo. L’intestino è anche la sede del “passato trattenuto” e del “passato indesiderato”. Nulla nuoce di più all’intestino che trattenere il passato (stitichezza e stipsi) o del volersene liberare a tutti i costi (diarrea). Proprio l’energia del cuore YIN ci indica la via…l’integrazione!
Ma possiamo dire che tutto ciò che riguarda il trattenere ricade sull’intestino. Ad esempio l’avarizia è un trattenere ricchezze per sè stessi.
Insomma, l’intestino è l’organo che assorbe tutto ciò che c’è di buono, tutto ciò che c’è di utile…lasciando andare ciò che non gli può servire. Se solo noi sapessimo imparare dai nostri organi! Ovvero INTEGRARE tutto ciò che di buono c’è nell’esistenza e lasciar andare ciò che non ci può essere più di utilità.
Come preparasi a questo cambiamento? Prima di tutto cercate di rilassarvi e di allentare le tensioni…così quando ci sarà l’entrata di questa nuova energia, essa troverà subito un terreno fertile. Potete fare come più vi si addice: meditazioni, yoga ecc. Potete aiutarvi con qualche buona tisana distensiva: fiori di Arancio, Lavanda, Tiglio, Camomilla e Valeriana. Oppure se preferite qualcosa di più semplice da assumere potete provare le gocce idroalcoliche (Melissa, Passiflora, Valeriana, Biancospino ecc) chiedendo in erboristeria quale sia la pianta più adatta a voi.
In casa potete usare il bruciaessenze in cui riporre dell’olio essenziale di Lavanda o Mandarino, o di ciò che su di voi ha un effetto rilassante.
Per l’intestino, soprattutto se accusate qualche sintomo, potete prepararvi con dei fermenti lattici, meglio se vivi. Se ne sentite il bisogno provvedete a fare una pulizia di questo organo, chiedendo a chi di vostra fiducia (erboristeria, naturopata, farmacista ecc) di individuare il metodo più adatto a voi, dato che è molto soggettivo.

Vedete…tutto torna. Abbiamo sì in arrivo una energia legata al cuore YIN, in cui come detto prima l’ego viene superato e sublimato, ma questa ci indica anche un organo YANG su cui lavorare, un organo del 2° chakra dove ancora permane la componente dell’ego…INTEGRARE…INTEGRARE 💙
Non demonizzare o reprimere ma INTEGRARE
🙂

Questo processo ci porterà, SE CI ASSUMEREMO LA RESPONSABILITÀ DI INTRAPRENDERLO, alla realizzazione del nostro essere, a una forma di libertà più elevata. Non significa non avere più problemi e avere una vita perfetta. Questo deve essere chiaro. Significa che il nostro essere saprà INTEGRARE tutto in modo più ampio ed “alto”.
Contempliamo il silenzio penetrante ed esistenziale che sono rifugiandoci nel nostro cuore possiamo trovare. Ascoltiamo questo silenzio e capiremo cosa e come fare 💙

Ricordate: nessuna energia cosmica vi cambierà la vita in automatico. Nessuna energia esterna può lavorare al posto vostro. C’è una legge sacrosanta che nemmeno il cosmo può scavalcare: quella del LIBERO ARBITRIO.
Nessuna energia vi farà fare ” salti dimensionali ” (che poi…esistono davvero?), nessuna energia vi porterà via i problemi o cambierà il vostro essere, se voi non volete questo. Se voi non date la vostra adesione con tutto il vostro luminoso essere.

Buon lavoro care Anime…vi abbraccio con affetto. Siate luce 🌈🌈

Daniele Percorsi Di Luce

Un ringraziamento speciale a tutte le Anime che si confrontano con me e che volontariamente o meno mi aiutano 🙂 Grazie a Maria Rosaria, a Emilia, a Vita, al gruppo Reiki di cui faccio parte, a Sam, a Samantha and so on…

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N.b.: nessuno dei consigli su piante e rimedi è da intendersi come parere medico o prescrizione.

Un Albero come Amico (dalla Natura c’è sempre da imparare).

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immagine di (c) Daniele Percorsi Di Luce

Penso di essere entrato in sintonia con un Albero da qualche giorno…
è simpatico lui…e anche alcuni dei suoi coetanei nel bosco 🙂
Lui però ha una energia particolare…appoggio la mia schiena sul suo tronco…
e sembra dirmi “sono qui…quando vuoi…per sostenerti, per farti compagnia, per ricaricarti…ti accolgo e tu accogli me…”.
Una bellissima e vigorosa energia sale dai miei piedi fino alla mia testa…
ma anche dalle sue radici fin su ai suoi rami…
c’è uno scambio, una fusione…un ritorno all’unità.

In più l’albero è sulla sponda di un torrente…un posticino magico…
ALBERO SIMPATICO + BOSCO + RUMORE DELL’ACQUA = … NON CI SONO PAROLE!! 😀

Confidatevi con gli alberi…sono saggi…e vi accolgono per quello che siete…lavorano su di voi con la loro energia primordiale, senza tanti rituali e spettacoli pirotecnici da teatro…non vi lusingano con discorsoni sulla 5a/6a e 7a dimensione, non vi sviolinano con presunti salti quantici ed energie che si portano via tutti i vostri problemi.

Non c’è scenografia, solo pura magia.

Un abbraccio,
Daniele T. 🙂

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Le 5 tipologie di sogno più diffuse e le loro caratteristiche

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Immagine da repertorio Google

Questo articolo sarà piuttosto lungo, per facilitarne la lettura e la consultazione fornisco una scaletta di quelli che saranno gli aspetti trattati:

1. Sogni Lucidi e altri fenomeni onirici (sonnambulismo e sonniloquio)
2. Gli incubi: fenomenologia, tecniche di rilassamento e comprensione
3. Sogni “di comodità”
4. Sogni Sensoriali
5. Sogni in gravidanza

1. Sogni Lucidi e altri fenomeni onirici

I sogni lucidi avvengono nel dormiveglia, molto spesso nelle giornate non lavorative a causa della rottura del ritmo vitale settimanale.
Per definizione si dice che un sogno è lucido quando il soggetto si rende conto di sognare:
la mente cioè si trova in uno stato sufficientemente cosciente da rendersi conto che ciò che si vive non è realizzabile nella realtà, sebbene questi sogni spesso si camuffino molto bene con la realtà stessa.
Può sembrare quasi un paradosso il fatto che il sognatore si renda conto di sognare nonostante queste manifestazioni oniriche siano così simili alla realtà…eppure è proprio questo l’aspetto centrale, la vera ed inimitabile caratteristica che li rende unici. Questo “rendersi conto” di vivere in un sogno, porta il soggetto a riflettere e a commentare mentalmente ciò che vede, e questo “pensare” porta quasi sempre ad un rapido risveglio, ecco perché i sogni lucidi, statisticamente, risultano avere una durata limitata.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa tipologia onirica, è la possibilità di rimanere coscienti per un periodo di tempo relativamente lungo e di riuscire a pilotare e plasmare mentalmente il sogno a nostro piacimento: alcune persone sono fisiologicamente predisposte a queste esperienze, e hanno solo bisogno di qualche esercizio mentale per favorire la manipolazione onirica;  ma nella maggior parte dei casi riuscire a concretizzare questa curiosa possibilità richiede degli esercizi e delle precise tecniche che vanno ad agire prima sull’aspetto fisiologico, cioè sullo scopo di riuscire a mantenere la lucidità senza svegliarsi, e poi sull’aspetto mentale responsabile concretamente della manipolazione. In questo articolo non mi dilungherò nella descrizione delle tecniche, ma potrei comunque descriverle in un articolo successivo se l’argomento suscita interesse.
La manipolazione è molto curiosa e divertente, una volta che si ha acquisito la dovuta dimestichezza, si può fare praticamente qualsiasi cosa si desideri: volare per esempio.
Le cause di un sogno lucido sono spesso dovute ad un sogno (scusate la ripetizione) carico di messaggio emotivo, ma è stato ipotizzato che anche lo stress, in tutte le sue forme, può favorire la comparsa di sogni di questo tipo.
Sono molto facili da ricordare e spesso non sono portatori di un significato interpretativo profondo, ma piuttosto di una dinamica emotiva che ne ha favorito lo sviluppo.
Ma focalizziamoci ora su un altro aspetto analogo ai sogni lucidi, ovvero il “falso risveglio”: in sintesi, la dinamica del falso risveglio è relativamente più complessa: il soggetto crede di pensare ad un sogno che ha appena avuto e di essere perfettamente sveglio, mentre nella realtà sta dormendo e sognando. Altre volte invece il sognatore, vedendosi attivo nelle attività post-sonno che non sta realmente compiendo, pensa e riflette come se le stesse vivendo davvero. Si può dire quindi che anche questa sia una forma di lucidità, sebbene non sempre il soggetto si rende conto di sognare. Quando se ne rende conto, due possono essere le possibilità che si prospettano: la prima, che è la più comune in assoluto, consiste nel semplice svegliarsi e accorgersi che era pura illusione e che è tardissimo; la seconda, più rara, porta ad uno stato di piena lucidità e consapevolezza in un sogno che ricalca di fatto la realtà: questo può causare un grande spavento e un gran panico, tant’è che molte persone la descrivono come un’esperienza traumatica. Ciò che si avverte è di essere in gabbia, di non riuscire a svegliarsi in senso fisiologico. Spesso i tentativi mentali di svegliarsi portano solo ad un altro falso risveglio che aumenta il panico, anche perché il corpo durante questa fase è paralizzato. La paralisi non rappresenta una minaccia, in realtà è un naturale meccanismo di difesa onirica che impedisce al corpo di fare movimenti inopportuni. Quando si manifesta in uno stato onirico di lucidità prende il nome di “paralisi ipnagogica”. Sostanzialmente questa esperienza è causata da un’incongruenza tra mente e corpo: mentre la mente è perfettamente cosciente (lucida, appunto), il corpo non riceve l’impulso di rilassamento della paralisi, che quindi resta ancora attiva e limitante.
La stragrande maggioranza dei soggetti che ha avuto queste esperienze (me compreso), asserisce per esempio di aver tentato inutilmente di gridare: ed infatti ciò che si ottiene è a malapena un sibilo, perché anche la voce è sedata dalla paralisi.
Il ripetersi di queste esperienze è spesso indice di un affaticamento mentale o fisico, talvolta di entrambi, causati dallo stress e/o dalla mancanza di un riposo adeguato e proporzionato alle attività della vita diurna. Recentemente è stato scoperto che una carenza di magnesio può favorire la comparsa di tali fenomeni: il magnesio infatti nutre il sistema nervoso e si occupa della corretta trasmissione degli impulsi di rilassamento. Resta comunque una causa secondaria, visto che la carenza di magnesio è causata a sua volta da forte stress, forte carica emotiva, intensa attività fisica e sudorazione.
Questi sogni e tutti i sogni in generale prendono forma in una fase ormai conosciuta da tutti, quella REM (Rapid Eyes Movements) su cui non mi soffermerò. Altri fenomeni onirici però, non prendono forma in questa fase bensì in una fase più profonda dello stato di sonno, la fase NREM, cioè “sonno non REM”: sono infatti assenti i rapidi movimenti oculari e la coscienza onirica si trova molto prossima all’inconscio.
Di tutte le alterazioni caratteristiche di questo stato fisiologico, la più conosciuta ed affascinante è sicuramente il SONNAMBULISMO: il soggetto sonnambulo si alza dal letto e compie tragitti molte volte tortuosi, sposta gli oggetti, apre le porte, si nutre, per poi tornare a letto. Ogni movimento e ogni azione è calibrata e precisa.
Nel sonnambulismo non avvengono appunto quei movimenti degli occhi, tipici dello stadio di sonno con i sogni “normali”, al contrario è come se il soggetto dormisse profondamente.
Ma come è possibile il verificarsi di questa alterazione? In effetti avviene una frattura del comportamento onirico, ed è l’inconscio, non il sub-conscio, che guida il sonnambulo.
L’inconscio è come un enorme serbatoio pieno di conoscenze che, all’occorrenza, vengono sfruttate come in questo in caso. Questo dovrebbe farci rendere conto della quantià straordinaria, immensa di informazioni che l’inconscio è in grado di memorizzare. Informazioni, badate bene, COMPLETE dal punto di vista sensoriale.
La dinamica del comportamento durante il sonnambulismo resta poi sepolta nell’inconscio dopo il risveglio, ed ecco che si spiega perché al risveglio il soggetto non ricordi più nulla.
È difficile stabilire con criterio le cause di questa alterazione ma sembra, valutando le statistiche e le ricerche in merito, che alla base ci siano delle turbe psichiche, spesso delle carenze nella vita affettiva famigliare: non a caso è un fenomeno che si verifica in particolar modo nei bambini, tendendo a scomparire con la crescita.
Per scoprire con certezza la causa, è necessario avvalersi di un esperto psicoanalista.
Un altro curioso comportamento onirico è il SONNILOQUIO, cioè il parlare nel sonno.
Se il soggetto viene “interrogato”, probabilmente risponderà alle domande poste. In questo caso, mediante la fraseologia verbale, è possibile inserire determinate suggestioni (suggestioni verbali) positive che vengono accolte e immagazzinate dall’inconscio del soggetto: per fare un esempio banale: “quando domani ti sveglierai ti sentirai riposato, pacifico” ecc. Come detto prima, queste suggestioni vengono immagazzinate grazie all’assenza del filtraggio della parte cosciente, e al mattino il soggetto si sentirà effettivamente meglio.
Un altro aspetto curioso è che l’inconscio non conosce censure, conosce solo ciò che è vero per sé…quindi se vengono poste determinate domande, le risposte saranno vere, sincere.
NOTA BENE: i sogni lucidi lucidi non sono viaggi astrali, né delle esperienze fuori dal corpo. Questo tipo di sogno però può essere talmente simile da poter essere confuso e camuffato con queste esperienze. In questo caso si parla di “sogno astrale”.

2. Gli incubi: fenomenologia, tecniche di rilassamento e comprensione

Anche gli incubi e i terrori notturni hanno origine nella fase NREM, dove il soggetto non possiede neppure la coscienza onirica.
L’incubo è un sogno drammatico, spaventoso, che si ricorda facilmente per il suo contenuto emotivo terrificante, e anche perché spesso ci si sveglia nel suo climax, nel punto di massima tensione.
Un incubo occasionale ha un impatto pressoché minimo e transitorio, ma gli incubi recidivi, talvolta cronici, sono altamente invalidanti e possono minare la vita psichica dell’individuo nonché la sua vita fisica a causa dell’irregolarità del sonno. Nella maggior parte dei casi ci si sveglia sudati, stremati, con il cuore che pulsa rapidamente e con la temperatura tendenzialmente alta.
Il simbolismo dell’incubo è terrificante, quando non è occasionale ha origine da gravi turbamenti interiori che emergono dall’inconscio dove giacevano, repressi dalla nostra volontà e dalla nostra coscienza che tentano di annullarli. Spesso questi turbamenti consistono in traumi e complessi che possono risalire fino all’infanzia.
Durante la notte questi conflitti si agitano trovando uno stato di coscienza ridotto, e affiorano quindi al sub-conscio dove si vestono di simboli terrificanti che rappresentano paure, angosce, battaglie interiori.
C’è però una tecnica che può aiutarci ad allentare la presa di questi sogni così spiacevoli:
è la “Metamorfosi” dell’incubo, ovvero la sua trasformazione in un sogno piacevole. L’incubo può ristagnare nella mente e perseguitarci in modo ossessivo generando malcontento, in certi casi depressione psichica ma più semplicemente può rovinarci una giornata o un periodo variabilmente lungo. Con la Metamorfosi ciò non accade, si viene liberati dall’azione negativa dell’incubo. Per trasformarlo dobbiamo chiudere gli occhi, armonizzare e regolarizzare la respirazione e visualizzare mentalmente il colore azzurro, aiutandosi anche con l’immagine del cielo se risulta più facile. A questo punto capovolgiamo il significato del sogno mantenendo però il piu simile possibile l’ambiente. ESEMPIO: un terribile naufragio su una nave che affonda in un mare tempestoso, diventa una piacevole crociera o una remata su una barca, cullata da acque limpide e tranquille. Bisogna insomma capovolgere ciò che accade, mantenendo però intatto il contesto.
È importante durante la metamorfosi lasciarsi andare proprio come se ci si stesse addormentando, le visioni che produciamo devono essere accompagnate da sensazioni piacevoli…quelle immagini non bisogna solo vederle ma viverle, sentirle. Per chi non ha una capacità visiva interna sviluppata (ovvero la capacità di visualizzare immagini e scene vivide con la mente, percependone anche le emozioni) questa tecnica può rivelarsi inizialmente poco produttiva, ma dopo un po’ di esercizio il tutto risulterà più facile.

3. Sogni “di comodità”

“I sogni di comodità sono tutti quei sogni nei quali il sognatore cerca di risolvere i suoi bisogni fisiologici e psicologici, mettendoli in atto direttamente in un sogno, creato per propria comodità”.

Questo è, in sintesi, un sogno di comodità. In questi sogni il soggetto prova ad illudere la sua parte cosciente, espletando nel suo tema onirico le proprie necessità.
Così il sognatore trova sempre una soluzione ai propri problemi, che viene messa in pratica con ottimi risultati. Ma, ovviamente, queste soluzioni e la loro realizzazione sono illusorie e al mattino, se il sogno viene ricordato, ci si ritrova di nuovo di fronte alla realtà da affrontare. È una tipologia onirica che si manifesta sovente il lunedì mattina, dopo un fine settimana di riposo: la mattina suona la sveglia e il soggetto la spegne consapevole che deve andare a fare il suo dovere…in realtà dopo spenta la sveglia, ecco che il soggetto sogna di essere al lavoro e di adempire ai suoi doveri…una vera e propria comodità, pronta e servita per illudere la parte cosciente!
Un altro tipico sogno di comodità, forse più implicito, è quello di arrivare tardi ad un appuntamento: in questo caso la comodità consiste nel far sì che un certo incontro non avvenga, e questo potrebbe significare che si teme quel momento o la-le persona-e che sono implicate con esso.
Lo stesso dicasi per il tipico sogno di perdere il treno, l’autobus ecc. : questo sogno rende esplicito il timore di affrontare la vita e la speranza che, mentre noi siamo in ritardo, la situazione che vogliamo evitare si risolva da sola o quando noi non abbiamo più motivo di agire.
In generale, comunque, i sogni in cui si arriva in ritardo rispecchiano delle paure, delle frustrazioni che ci “stanno addosso”, così nel sogno troviamo delle soluzioni e soddisfiamo il desiderio che la realtà e la verità si possano allontanare da noi lasciandoci in pace.

4. Sogni Sensoriali

I nostri cinque sensi ci permettono di comunicare con il mondo esterno e di percepire da esso una realtà che però è relativamente illusoria.
Ogni essere vivente infatti vede e percepisce un suo universo, è ovvio che più le caratteristiche fisiologiche della realtà esterna sono simili, più questa realtà sarà comparabile da coloro che la osservano, ma in ogni caso mai perfettamente uguale.
Se vedo un prato verde, un’altra persona normodotata visivamente lo vedrà verde, ma la tonalità non potrà essere perfettamente uguale.
Ma veniamo ai sogni: di norma essi si realizzano coinvolgendo una determinata combinazione di sensi, per lo più l’udito e la vista, ma a volte anche tutti. Può capitare tuttavia che un sogno prenda forma su una linea unisensoriale, questo in altri termini significa che si possono avere sogni dove si manifesta solo uno dei nostri sensi.
Possiamo avere un sogno fatto solo di sensazioni uditive, o solo sensazioni visive e così via.
Questi sogni vengono chiamati “sogni di sensazione” e i neonati li fanno con regolarità.
I ciechi dalla nascita percepiscono nei sogni tutte le sensazioni sensoriali eccetto quelle visive.
Anche i “sogni di pensiero” fanno parte di questa categoria onirica, difatti alcune volte sono privi di immagini e il sogno appare come un pensiero, un pensiero che rimane però privo di lucidità, non consapevolmente espresso, non è quindi un pensiero attivo del sognatore.
Si può dire che ogni sensazione possibile nella realtà fisica si può realizzare anche a livello onirico, ma quando una di queste non è percepibile fisiologicamente fin dalla nascita, viene a mancare  il “primo esempio” (cioè l’archetipo): così il soggetto non potrà neppure a livello onirico esprimere tale sensazione, proprio perchè non la conosce, nè a livello conscio nè inconscio, non fa parte e non potrà mai far parte del conoscibile individuale.
Per una persona sensorialmente normodotata, il ripetersi nel tempo di un sogno privo di una sensazione può far comprendere che sono presenti dei problemi di ordine psichico o fisiologico e che quindi conviene porre una particolare attenzione alla questione per poter risalire alla causa.
Più spesso però questi sogni sono simbolici:  per fare un esempio, sognare senza sentire i rumori, può far emergere l’indisposizione del soggetto a non ascoltare la parte più intima di sé stesso o anche ciò che gli altri hanno da dire. Viene cioè eliminata una sensazione uditiva che risulterebbe scomoda e non voluta. In quest’ultimo caso vogliamo barricarci in noi stessi, non ricevere alcuna critica o osservazione, né alcun suggerimento.
Analogamente, il sognare senza sensazioni visive, può indicare la mancanza o la carenza di “saper guardare” oltre determinati limiti, o il desiderio che una determinata realtà scomodo venga nascosta.

5. Sogni in gravidanza

La gravidanza ha un forte impatto sulla psiche della donna, che vive un periodo unico e delicato.
La dolce attesa può essere appunto dolce, tranquilla, ricca di sentimenti positivi, ma molte volte anche di paure, di stress, di insofferenza.
Gran parte dei sogni in gravidanza esteriorizzano il timore e le paure legate al parto: la donna teme consapevolmente o meno per la sua incolumità e per quella della vita che porta in grembo.
Così di tanto in tanto l’istinto materno contrasta con l’istinto di sopravvivenza creando un conflitto, che emerge nel sogno e assume forme, immagini e simboli diversi. Infatti per quanto una madre possa essere contenta della vita che custodisce e che darà alla luce, nell’inconscio c’è sempre una parte che mira alla sopravvivenza e al “pensare a sè stessi”: diventare mamma infatti implica molte rinunce, molte fatiche ecc.
Spesso i sogni assumono i connotati dell’incubo: in questo caso più di altri, è necessario analizzare e valutare lo stato emotivo e psichico della donna in gravidanza in modo da scoprire i fattori che stimolano tali reazioni. Sembra un’assurdità, ma talvolta questi sogni, specie se ripetuti, possono mettere in evidenza il rischio di reazioni emotive negative dopo il parto, come ad esempio la depressione post-parto.
Nei sogni delle gestanti il simbolismo più frequente è quello che rappresenta l’utero, il coito e la nascita. Ma anche in questi sogni ogni rappresentazione è simbolica, per esempio: l’utero potrebbe essere rappresentato dall’automobile, da una galleria; il coito da un fiore su cui aleggia un’ape; la nascita da un fiore che sboccia e così via.

FINE.

Se avete domande, sarò lieto di rispondervi se posso. E se avete apprezzato, condividete 🙂

Comprendere i vostri sogni vi permette di comprendere il periodo che state vivendo e soprattutto…di comprendere voi stessi! 🙂
Buona Vita, siate Luce  🌈

Daniele Percorsi Di Luce 🙂

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Recensione: Manuale Pratico Di Omeopatia Famigliare e d’Urgenza

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Questo libro si rivela fin da subito di facile consultazione e praticità, diviso in modo funzionale e strategico.
È l’ideale se volete avere qualche nozione basilare su ciò che concerne l’omeopatia, ma allo stesso tempo avere uno strumento da consultare al momento del bisogno, nelle svariate occasioni più o meno imporanti.

La prima parte del libro è dedicata ad un’intruduzione semplice ma ben esplicativa ciò che è l’omeopatia, esponendone sinteticamente anche la storia. Ne descrive in modo essenziale ma esaustivo i “meccanismi” di funzionamento ed i principi fondamentali, tra cui la legge energetica di Hering, il concetto di diluizione e dinamizzazione; nonchè i modi più opportuni di utilizzare questa medicina alternativa: come scegliere in modo serio e sicuro il rimedio giusto, come scegliere la diluizione più adatta ecc.

La seconda parte, che sarebbe poi quella centrale, è dedicata all’elenco dei sintomi-patologie, oppurtanamente impostati in ordine alfabetico. Non ci si aspetti di trovare patologie semisconosciute o particolari: come introdotto dal titolo, è un manuale famigliare, dedicato ai disturbi più comuni e transitori. Per ogni sintomo-patologia sono elencati i vari rimedi con la loro casistica particolare. Uno dei fondamenti di cui l’omeopatia si fregia è quello di curare la persona nella sua interezza, di agire dove l’energia è bloccata e alterata generando quindi il disturbo. Ne consegue che, per esempio, il rimedio per il disturbo X, non sarà lo stesso per una persona ansiosa e una eccitata, o per una persona che trae giovamento dal caldo piuttosto che dal freddo. Questo spiega la presenza delle varie casistiche, a volte dettagliate, che rendono però facile il riconoscimento di sè stesso da parte del paziente e quindi la rapida scelta del rimedio. Un altro aspetto positivo sono le considerazioni che occasionalmente l’autore scrive su alcune patologie, parlando del loro senso profondo, del loro messaggio, del modo in cui si dovrebbero affrontare.

La terza ed ultima parte è dedicata all’elenco in ordine alfabetico di tutti i rimedi citati. Di ognuno viene fatta una descrizione approfondita che ne introduce i tratti distintivi, le destinazioni di cura e le casistiche. Questa descrizione viene chiamata “materia medica”. Ogni rimedio infatti viene descritto come una persona: hanno delle caratteristiche psicologiche ben precise, delle caratteristiche fisiche, dei precisi modi in cui manifestano il malessere. In omeopatia infatti il paziente “diventa” il rimedio, ne rappresenta la tipologia nei suoi tratti distintivi.
Gli è costato la quinta stella il fatto che, a volte (per fortuna non molte), le indicazioni sulla posologia e sulla frequenza di utilizzo non sono ben specificate o lo sono in parte.
Questo è un piccolo particolare che però non intacca la qualità globale del libro che risulta esaustivo, semplice, diretto.
Una nota di merito all’autore che ha saputo conciliare la serietà dell’argomento con un po’ di ironia sparsa qua e là, per non rendere il tutto troppo tecnico e didattico, ma anche per non conferire un senso di pesantezza alle patologie trattate.

Insomma, un piccolo grande manuale che sta sempre comodo, che concilia la parte esplicativa con la parte di consultazione. Consigliato!

Sperando vi sia stata utile questa recensione, vi ringrazio e vi saluto calorosamente.

Buona Vita, siate Luce 🙂
Daniele Percorsi Di Luce

(c) La riproduzione o la copia di questo articolo sono consentiti esclusivamente con citazione della fonte e senza alcuna modifica, anche parziale, del testo.

Sai cosa voglio realmente? Non perdere mai la Sensibilità…

“Sai cosa voglio realmente? 
Non perdere mai la sensibilità,
anche se a volte strappa via un poco d’anima,
perché senza lei non potrei comprendere me stessa.”

Clarice Lispector

Sarò sincero: non conosco l’autrice di questa citazione e non la pubblico certamente per vantare una conoscenza letteraria che in questo caso non ho.

Si può dire che ho incontrato questa citazione per caso in un gruppo facebook parecchio tempo fa, l’ho incontrata come si incontrano le persone che non ci si aspetta di incontrare… e che ci lasciano qualcosa anche quando non le conosciamo… una sensazione, un’impressione, un’emozione, un risentito.

Ebbene quando ho incontrato questa citazione essa mi ha lasciato senza fiato, per alcuni istanti non esisteva altro che lei ed io… e le sue parole hanno riempito ogni anfratto del mio essere.
È come quando si cerca una risposta per molto tempo e questa è esattamente davanti i tuoi occhi o ancora meglio fa parte del tuo stesso essere… la conosci la risposta ma non sai definirla e metterla a fuoco… finché non arriva qualcosa o qualcuno che fa scattare il meccanismo della rivelazione… quell’attimo fulmineo e rivelatorio che in letteratura viene chiamato momento epifanico.
Ed ecco che ciò che prima era confuso e indefinito poi diventa chiaro e limpido.

Cosa ha significato per me incontrare questa citazione? quale rivelazione mi ha trasmesso?

“Semplice”…

Fino a non molto tempo fa… la mia sensibilità a volte mi ha fatto sentire maledetto…la sentivo cucita addosso come un abito scomodo che si vorrebbe cambiare…ma che non si toglie, non si strappa, non si cambia.
Perché è vero… la sensibilità può essere il punto di partenza di molte vie… e di altrettanti destini: a volte quello dell’auto-distruzione, a volte quello della percezione, a volte quello della solitudine, della sofferenza, a volte quello dell’altruismo, dell’amore….e tanti altri.
Non so su quali vie mi abbia condotto la mia sensibilità… anzi, lo so, ma ancora non del tutto. Forse ho percorso in vario modo alcune delle vie che ho citato sopra, e forse alcune le ho percorse contemporaneamente. Mentre altre sono ancora da scoprire.

Ma so per certo che… mi ha davvero ” strappato via un poco d’anima” questa sensibilità.

Quello che però non mi era perfettamente chiaro è che l’anima sa rigenerarsi… se le si concede di farlo. E concederle di farlo è ciò che la natura divina, in noi, ci chiede. È ciò che siamo chiamati a intraprendente in questa vita… perché senza questa scelta arbitraria e consapevole… non si potrà mai comprendere sé stessi.
E non si può comprendere dal basso ciò che è più “elevato”… se prima appunto non si ha consapevolezza e chiarezza del ” basso” stesso. (Scusate il messaggio criptico ma chi lo saprà capire lo capirà 🙂 )

Grazie sensibilità, grazie per i pezzetti d’anima che mi hai strappato…

Da essi si è rigenerata un’anima nuova…un’anima sempre più capace di comprendere sé stessa… e di essere soddisfatta di sé stessa.

Non più maledizione… ma luminosa benedizione.
Anche se questi sono solo paradigmi dell’egomente 🙂

A tutti i sensibili… siate ciò che siete e concedetevi di rigenerarvi, ognuno “secondo il giudizio dell’anima sua” 🙂

Vi saluto calorosamente, siate Luce 🙂 🌈
Daniele Percorsi Di Luce (Nonmiricordochi) 🙂

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Gli Elementi Naturali nei sogni: quando il subconscio adotta il linguaggio della Natura

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Immagine da repertorio Google

L’inconscio adotta una simbologia sconfinata per parlarci attraverso i sogni e per trasmetterci un messaggio, a volte lo fa attraverso i simboli naturali, come gli elementi: Acqua, Terra, Fuoco e Aria.
Le forze naturali sono diventate ormai ARCHETIPI, impressi nell’inconscio collettivo e quindi radicati in ogni singolo individuo.
In questi ultimi anni dove il processo di elevazione vibrazionale, di frequenza e di consapevolezza si è fatto man mano più marcato, i sogni sono diventati un prezioso specchio in cui osservare con attenzione e sincerità ciò che sta accadendo dentro di noi, se noi siamo in linea con quel processo di evoluzione che tutto permea.
Gli elementi naturali in questo caso possono dirci molto, in quanto come detto prima sono espressione archetipa della forza naturale. Prestate attenzione se un elemento compare frequentemente nei vostri sogni, notate quale è più presente e quale meno.
C’è stato un periodo, mesi fa, in cui per una settimana circa nei miei sogni compariva sempre l’acqua. Acqua di sorgente, fontane, ruscelli…a livello planetario era in atto una grande purificazione, la riscoperta del divino in ognuno. Ebbene…ecco che i miei sogni confermavano che effettivamente stavo rispondendo a questa chiamata. (Ne ho parlato in un articolo apposito intitolato “I sogni dell’energia di settembre”).

Scopriremo insieme cosa esprimono le forze naturali nei nostri sogni. Le parole in grossetto sono “parole chiave” che serviranno a rendere più facile la consultazione.

1. L’acqua.
2. La terra.
3. Il fuoco
4. L’aria

1. L’acqua.

L’acqua è un simbolo archetipale impresso nell’inconscio collettivo, rappresenta la vita, il liquido amniotico, l’elemento principale nel quale la vita si è formata ed evoluta.
È un simbolo che va ampiamente contestualizzato, ma esprime in genere la tranquillità o il desiderio di possederla.
Quando le ACQUE sono CHIARE, limpide e trasparenti, ci troviamo in uno stato di calma e serenità interiore.
L’ACQUA SORGENTE rappresenta l’energia vitale che sgorga dalla terra; se nel sogno ci si bagna con l’acqua di sorgente, questo atto indica una purificazione, difatti l’atto assume il simbolismo del battesimo, con il quale le nostre forze sono pronte ad espletarsi, a vibrare.
BERE ACQUA FRESCA è quasi sempre un sogno positivo, esprime molta gioia, al contrario del bere acqua calda per esempio, che può indicare il timore di malattie e disagi fisici.
Quando le ACQUE appaiono TORBIDE e fangose, il significato cambia in senso opposto: in noi c’è la paura del prossimo, i sentimenti negativi vengono a galla sporcando l’acqua limpida della nostra integrità. In generale indica che nell’inconscio sono presenti forze distruttive, lati nascosti e spiacevoli.
Un’ INONDAZIONE o un ALLAGEMENTO, indicano che situazioni, circostante e vissuti negativi stanno spazzando via tutto ciò che di buono è stato “costruito” e guadagnato. Secondo la tradizione magica è un cattivo presagio, specialmente se le acque sono sporche e fangose. Quando sono limpide, e nel sogno non si avverte angoscia, più probabilmente questo sogno è l’espressione dei nostri sentimenti più vivi e forti, che vogliono e desiderano un cambiamento radicale, nuove prospettive.
Il MARE e l’OCEANO rappresentano l’inconscio collettivo, l’insieme di energie dal quale l’uomo attinge le sue conoscenze.
Se siamo prede di un MARE BURRASCOSO, di INONDAZIONI e talvolta URAGANI, allora questi sono le passioni e i sentimenti più rischiosi e compromettenti di cui ci vergogniamo e che cerchiamo di tenere sotto controllo: l’inconscio ci avverte di cambiare attitudine, di valutare il comportamento.
Nella tradizione cabalistica il mare agitato è portatore di perdite e avversità.
Sognare di CAMMINARE SUL MARE è spesso di buon augurio e buon significato, e tradizionalmente prospetta grandi passi riguardanti la sfera interiore (benessere, soddisfazione, unioni d’amore ecc).
Il CADERE IN MARE simbolizza un pericolo, che solo in certi casi può essere compreso analizzando il contesto generale del sogno.
SCENDERE SOTT’ACQUA indica la ricerca di qualcosa che si tiene ben nascosto e rappresenta il desiderio di scoprire una parte inesplorata o piu profonda di noi stessi.
Se nella discesa si incontrano MOSTRI MARINI, questi indicano grosse paure o traumi con cui siamo in lotta (consapevolmente o meno), e che quindi ostacolano la comprensione di noi stessi.
Il LAGO è simbolo dell’equilibrio, della concretezza, racchiude l’acqua e la delimita. Per il fatto che il lago è circondato da terra ferma, può indicare sicurezza e a volte anche l’amore di tipo familiare.
Vedere che la propria CASA è IN BALIA DELL’ACQUA indica il timore di ricevere o subire azioni o comportamenti negativi da parte di amici e conoscenti.
LA PIOGGIA TRANQUILLA E LEGGERA, al contrario di quel che si pensa, non è generalmente indice di tristezza, ma di una fase di “stasi” temporanea in cui si valuta, si pondera il da farsi in attesa di agire, alla luce del sole.
Il LAVARSI rivela il desiderio di liberarsi dal passato, da alcune situazioni passate o da alcuni errori commessi.

2. La terra

L’elemento terra è un’altro importante simbolo archetipale naturale, poichè esso ha origine con l’origine dell’uomo. L’uomo primitivo percepiva l’esigenza di essere amico della natura, nella terra scorgeva forze misteriore che potevano rivelarsi potenzialmente benevole e malevole.
La terra è il simbolo della madre, non a caso si usa dire “la madre terra”. È lei la matrice indispensabile a far germogliare e crescere il seme.
Rappresenta anche la femminilità, la donna, la fecondità.
SDRAIARSI A TERRA può indicare il desiderio d’amore, della passione, o semplicemente dell’affetto. Se sogniamo di ESSERE SOTTO TERRA, il sogno acquisisce spesso i connotati di incubo, in cui si rivela il timore profondo di qualcosa o qualcuno, altre volte la preoccupazione per la nostra salute.
Secondo la tradizione magico-cabalistica, dissotterrare qualcosa è simbolo di problemi finanziari e se quel “qualcosa” è un tesoro, la gravità delle sventure è ancor più grande; mentre se invece parliamo a terzi di un tesoro nascosto, questo è presagio di successo.
SEMINARE O PIANTARE sono azioni che hanno generalmente un significato positivo, potrebbero esprimere il desiderio di diventare genitore o, più generalmente, che nasca qualcosa di nuovo nella nostra vita.
LE MINIERE DI CARBONE simbolizzano molto spesso problemi conflittuali di tipo lavorativo.
Se il sogno ci porta in un SOTTERRANEO BUIO E SPORCO, DALL’ARIA VIZIATA, l’inconscio riporta alla luce tormenti interiori che ci hanno privato dell’amore, della felicità, in particolar modo in ambito famigliare.
LE ROCCE indicano generalmente le fatiche, ma sono un simbolo che va contestualizzato: se, per esempio, ci SI ARRAMPICA SULLE ROCCE CON AGILITÀ E FORZA, questo può essere indice di perseveranza e di impegno nelle difficoltà, di determinazioni e forza interiore.
IL TERREMOTO è la rappresentazione delle nostre paure, i nostri conflitti più profondi cozzano gli uni contro gli altri, squarciando il terreno e minacciando la nostra parte cosciente. È un sogno molto importante, specialmente quando è ricorrente. Va analizzato con cura.
La MONTAGNA nella maggioranza dei sogni rappresenta un ostacolo da superare o una paura da vincere. Se salendo sulla montagna si appare stanchi e affannati, questo potrebbe essere simbolo della mancanza di sicurezza o della paura di affrontare determinate situazioni, ma anche di una certa “pigrizia”, di un’assenza di sufficienti stimoli.
Se SALENDO SULLA MONTAGNA ci si SENTE SEMPRE PIU LEGGERI e la MONTAGNA APPARE SEMPRE PIU SOLEGGIATA O LUMINOSA, il sogno si veste di un significato spirituale, indicando appunto un’elevazione spirituale.
Per le persone che vivono forti stress fisici ed emotivi, la montagna simbolizza spesso un rifugio in cui trovare freschezza e nuova forza: l’inconscio sopperisce all’esigenza di riposo facendoci vivere delle situazioni positive nel “mondo dei sogni”.
Quando SI CAMMINA IN MEZZO A PRATI E BOSCHI MONTANI, questo può indicare la ricerca del piacere carnale, specie quando si avverte una certa curiosità, il desiderio di cercare qualcosa anche di non definito: qualcosa ci affascina e cerca di attirarci a sé, sebbene spesso non riusciamo a capire chi o cosa sia.

3. Il fuoco

Il fuoco è la forza naturale più implicita, si potrebbe pensare infatti che sia una scoperta dell’uomo o una conseguenza di altri fenomeni naturali. Invece il fuoco sta alla base di tutto ciò che esiste, sotto forma di calore. Basti pensare che lo stesso nucleo della Terra ha una temperatura elevatissima.
Il fuoco è simbolo della purificazione, del cambiamento, del mutamento e anche dell’amore sessuale.
Quando le FIAMME ARDONO TRANQUILLAMENTE e il calore rinvigorisce e allieta, il sogno si contestualizza in modo positivo: rappresenta l’armonia, la calma e talvolta l’amore sentimentale.
Se le FIAMME ARDONO E PRODUCONO MOLTO FUMO, spesso il sogno rappresenta la confusione mentale, altre volte dei compromessi accettati ma che vorremmo annullare, distruggere.
ACCENDERE UN FUOCO è un atto che si ricollega ai rituali magici, che riporta l’uomo agli albori della civiltà: è un’azione che esprime in generale la nascita di nuovi valori, di nuovi sentimenti, nuove strategie ed energie: è il risveglio della spiritualità, della parte più “sottile” dell’essere.
Quando DIVAMPA UN INCENDIO il sogno ci porta a conoscenza dell’imprudenza, del pericolo derivanti dall’insieme dei nostri pensieri negativi che, bruciando e divampando, minacciano ciò che di costruttivo si è formato dentro di noi. Succede spesso, infatti, che nei periodi di forte stress in cui si tende a perdere l’armonia, si sogni proprio il fuoco sotto forma di incendio.
Se nel sogno osserviamo LA NOSTRA CASA CHE ARDE, la casa (come dico sempre) rappresenta noi stessi che veniamo travolti dai pensieri negativi che possono essere conflitti (non necessariamente con noi stessi ma anche conflitti con altre persone, che ci rendono nervosi e spesso furiosi), altre volte impulsi che però vengono repressi.
Come accennato sopra, il fuoco può rappresentare anche IL DESIDERIO D’AMORE E COMPRENSIONE, TALVOLTA LA NOSTALGIA DEI GENITORI (IN PARTICOLAR MODO DELLA MADRE): capita a volte, infatti, di avvertire nel sogno una specie di tepore, di leggero calore, che può essere emanato da una fonte (caminetto per esempio) o essere semplicemente percepito: questa è una tipica sensazione innata, che ricorda il tepore del grembo materno.
CORRERE TRA LE FIAMME esprime sovente le grandi lotte interiori con cui conviviamo: sebbene possa sembrare negativo, in un certo senso ha anche un risvolto positivo in quanto implica che la nostra volontà è attiva e lotta per trovare un equilibrio, una soluzione, una via d’uscita.
Anche la SPERANZA può concretizzarsi, in sogno, nel simbolo del fuoco: questo simbolismo si ricollega all’inconscio collettivo antico, quando il fuoco aveva, nella vita concreta, una grande importanza: così una piccola fiamma diventa portatrice di speranza, di guida. Ma c’è molto di più: per l’uomo primitivo il fuoco è stato una scoperta grandiosa, da essa ha iniziato la sua lunga evoluzione. Il cielo rappresenta il padre, la terra la madre: l’unione tra le due parti è avvenuta grazie al fuoco (Prometeo), il fulmine che come serpe saettante feconda la terra. E da quel momento, il compito più arduo dell’uomo fu tenere acceso il fuoco. Per l’uomo il fuoco volle dire scaldarsi, illuminare, difendersi, nutrirsi in modo più ottimale…ed è proprio questa vitale importanza che l’ha impresso nell’inconscio collettivo.

4. L’aria

L’aria è un elemento che in ambito onirico compare generalmente meno di frequente. Rappresenta per analogia l’impalpabile, l’impercettibile, ciò che non si vede e che sfugge. Ne consegue che forse è l’elemento che più rappresenta la forza divina, la sua scintilla. Sappiamo che c’è, ma spesso siamo i primi a non percepirla.
L’aria unisce il nostro divino personale, il nostro microcosmo, al divino universale e più alto, il macrocosmo.
Sognare di essere colpiti da una raffica di vento, può indicare che siamo in balia di forze a cui razionalmente non sappiamo dare un nome, o a cui non vogliamo dare un nome. In questo modo il subconscio le rende irriconoscibili essendo l’aria stessa “senza volto”.
Librarsi in aria, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, ha una accezione positiva se le sensazioni oniriche sono piacevoli. Potrebbe indicare elevazione spirituale, elevazione di valori, e la soddisfazione dei propri passi avanti.
Se le sensazioni oniriche sono spiacevoli il sogno potrebbe esprimere il timore o l’insicurezza nell’ambire a mete più elevate.
A volte il vento può anche indicare la vicinanza di entità che ci stanno vicine, siano esse positive o negative.
Una domanda che bisogna porsi quando sogniamo l’elemento aria è se esso rappresenti una nostra manifestazione o la manifestazione di una forza che altri esercitano su di noi.

Da ricordare SEMPRE:
– Non esistono interpretazioni standard e preconfezionate, esistono semmai “linee guida” che sono però del tutto “instabili”
– Ogni simbolo in sogno va contestualizzato poiché il suo significato può deviare dalle linee generali di interpretazione, da soggetto a soggetto
– Non c’è persona migliore per interpretare un sogno, del sognatore stesso 🙂

Spero di essere stato abbastanza semplice e chiaro nell’esposizione 🙂
Rimango a disposizione per eventuali domande o approfondimenti 👍

Vi abbraccio, siate Luce 🌈
Daniele Percorsi Di Luce (Nonmiricordochi)

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