Archivi categoria: La via del benessere

Prendersi cura del proprio benessere, mentale e fisico: i rimedi “dolci” e la Medicina Naturale Complementare che ci aiutano in questo scopo.

Siate coraggiosi!

Foto di © Daniele Tosoni

Anche l’ultima pagina del calendario di quest’anno è giunta al termine.
Ed è solo di questo che si tratta… Un cambio di calendario, perché mai come quest’anno sento chiaramente che tutto è ancora in fase di sviluppo… Niente si sta concludendo realmente per lasciare spazio al nuovo, non per ora.
Riflettendo su questo lungo periodo posso solo dire che è stato un concentrato di potenzialità e rivelazioni. Così concentrato che non è stato affatto facile da gestire…
Per alcuni queste potenzialità sono state dei trampolini di lancio verso qualcosa di nuovo, mentre per altri delle trappole profonde in cui cadere.
Gli input, le informazioni, le istanze esteriori ed interiori sono state, sono e saranno davvero difficili da gestire e da elaborare.
Abbiamo visto cadere i veli illusori di ciò che credavamo essere le persone, la realtà, la società, le strutture economiche ecc… Per avere se non altro un assaggio del reale. Abbiamo cominciato a veder crollare certezze, convinzioni profonde, credenze congelate. E lo ripeto, abbiamo solo cominciato.
È stato di fondamentale importanza essere osservatori distaccati, attenti, protesi verso tutto cio che si è svolto fuori, ma sempre radicati nel centro del proprio essere, per non essere risucchiati dall’isterismo e dal caos dilaganti.
Se per molti tutto questo ha spinto a tirar fuori il meglio, a riscoprirsi, amarsi, reinventarsi, crescere… Per molti altri è stato un incubo in cui è riemerso tutto il non-elaborato, messo accuratamente da parte, lontano dagli occhi per non vedere, dalle orecchie per non sentire e dal cuore per non esserne consapevoli.
Lo “spettacolo” è tutt’altro che finito… E non auguro altro, per me e per ognuno di voi, di essere coraggiosi. Questi tempi richiedono un coraggio inaudito, il coraggio che contraddistingue chi cerca la verità interiore ed esteriore, sempre e comunque.
Siate coraggiosi!
Un abbraccio grande 🥰

Daniele Tosoni – Percorsi Di Luce – Immagini E Sensazioni

Foto e testo di Daniele Tosoni

OLIO ESSENZIALE DI POMPELMO: SAGGIO MAESTRO DI EQUILIBRIO

IMMAGINE TRATTA DA REPERTORIO GOOGLE IMAGES

Pochi oli essenziali possono vantare un potere equilibrante così marcato che coinvolge tutte le componenti del nostro essere, da quella fisica a quella energetica ed emotiva.

La sua straordinaria potenzialità di risolvere i disequilibri alla loro origine è il risultato della conciliazione alchemica di aspetti tipicamente appartenenti alle essenze solari (limone, bergamotto, arancio dolce ecc), e aspetti tipici delle essenze lunari (lavanda, camomilla ecc).

Questa sua “magia” mi ha spinto a parlarne e a farlo conoscere dal momento che ce n’è molto bisogno in questi periodi frenetici e di frequenti cambiamenti energetici e non, che possono portarci a perdere il nostro centro e i nostri equilibri.

NOME BOTANICO: Citrus Paradisi

PARTE UTILIZZATA: La buccia del frutto

ESPRESSIONE ARMONICA:

sono centrato; prendo decisioni coerenti con il mio essere più autentico. Coltivo il mio equilibrio con le scelte giuste per me.

ESPRESSIONE DISARMONICA:

ho perso le redini della mia vita, mi sento in balia delle circostanze ed emotivamente fragile.

SIGNATURA RERORUM:
Il Pompelmo è un frutto di dimensioni generose, solido ma dalla buccia morbida al tatto. Il suo colore è di tipo solare ma presenta un certo grado di opacità tipicamente lunare. La sua essenza è quindi pregna di queste caratteristiche sottili: trasmette sicurezza, autorevolezza ma in modo dolce e rassicurante.

CENTRO ENERGETICO DOMINANTE:
Settimo centro, Sahasrara

PIETRA ASSOCIATA:
Quarzo Citrino: la coerenza del nostro agire materiale con la guida del nostro autentico Io

PIANETA GOVERNATORE:
Giove (forza, energia, giustizia, autorità pacifica e saggia)

CARATTERISTICA DOMINANTE:
Yin (aspetto lunare, passività, umidità)

NOTA AROMATICA DOMINANTE:
Nota di testa (alta volatilità, cioè l’aroma si disperde e si esaurisce rapidamente)

CAPACITÀ DI STIMOLO FISICO:
Ogni qual volta ci sia bisogno di equilibrare, stimolando o placando, l’essenza di Pompelmo gioca un ruolo da protagonista.
A livello muscolare, se massaggiato localmente (sempre diluito in olio vettore) tonifica ed energizza prima di una prestazione, mentre allevia la fatica e la tensione dopo la stessa.
Benefico per la pelle, grazie al suo effetto astringente unito alla sua azione antibiotica e disinfettante, normalizza l’eccessiva produzione di sebo e contrasta acne e impurità (diluendo qualche goccia in una crema neutra per il viso).
La sua marcata capacità di stimolo riguarda anche la circolazione linfatica ed è proprio questa la responsabile del conseguente effetto snellente e favorente lo scioglimento di accumuli di grasso localizzati (diluire qualche goccia in olio vettore o crema corpo da massaggiare localmente).
Utile per regolare l’attività delle ghiandole endocrine, favorendo un corretto rilascio di ormoni: questa caratteristica è senz’altro la più interessante e forse la più importante per quanto riguarda i benefici a livello fisico. Sono proprio gli ormoni ad equilibrare i cicli e le fasi vitali più importanti come il sonno e la veglia; la fame e la sazietà. Ecco perché viene consigliato come coadiuvante nel trattamento della fame nervosa.
In generale comunque il suo effetto regolatore si esplica ogniqualvolta i ritmi biologici siano alterati.
Infonde vitalità quando le energie vengono meno e aiuta a sedare quando invece c’è uno stato di iperattività. In tutti questi casi l’essenza va diffusa nell’ambiente con un bruciatore di essenze o un diffusore per aromaterapia.

CAPACITÀ DI STIMOLO EMOZIONALE-ENERGETICO:
Il Pompelmo è un Maestro di equilibrio severo ma amorevole a cui possiamo affidarci quando ci sembra di esserci persi e di non saper più ritrovare la via; quando il peso e l’ansia per non avere più le idee chiare ci porta ad uno stato di pesantezza emotiva e di ansietà.
Ecco che l’aroma e la frequenza energetica di questa essenza crea intorno a noi un rifugio in cui sentirci sicuri e protetti, dove poter prendere serenamente consapevolezza di ciò che si sta vivendo, recuperando la centratura di cui si ha bisogno.
Questa essenza ci prende per mano e ci accompagna nel percorso di riequilibrio emotivo ed energetico: ci restituisce la stabilità e la sensazione di “avere la terra sotto i piedi”, ma al tempo stesso ci dona amorevolezza e leggerezza insegnandoci a non prendere troppo sul serio le nostre fasi di caos e inibizione del nostro discernimento.
Stimola il ricircolo di energie senza avere conseguenze eccitanti.
Regola di conseguenza gli umori con il suo effetto euforizzante, contrasta la depressione non patologica e restituisce gioia di vivere.
Tutti i disequilibri vengono ripristinati all’origine poiché questa “essenza maestra” altro non fa che insegnarci a RIALLINEARCI con il maestro superiore che è in noi (7o centro energetico), in modo da poter concretizzare nella vita materiale scelte coerenti alla sua (cioè nostra) guida.

Possiamo beneficiare di tutto il suo potere diffondendo l’olio essenziale nei nostri ambienti attraverso bruciatori di essenze o diffusori, di aromaterapia.
In alternativa è possibile diluire qualche goccia in olio vettore, trasferirlo in una bottiglietta tascabile e, ogni qualvolta se ne senta il bisogno, è sufficiente versare o bagnare un polso con una piccola quantità di olio, sfregare poi il polso contro l’altro e inalare profondamente l’aroma portando i polsi verso la testa con movimenti delicati e circolari. Può essere applicato anche sul plesso solare per placare la fame nervosa.

Per qualsiasi domanda o chiarimento rimango disponibile.

Ricordo che gli oli essenziali sono sostanze iper-concentrate e difficilmente vengono utilizzati puri, tanto per uso esterno quanto interno.
L’olio essenziale di Pompelmo può essere impiegato per aromatizzare tè, tisane, dolci ecc, purché sia certificato per uso alimentare.
Utilizzate gli oli essenziali facendo attenzione a non causare irritazioni esterne (occhi, pelle ecc) e interne (mucose della bocca, gastriche, mucose intime ecc).
Ovviamente non utilizzate l’essenza se ne siete allergici, intolleranti o se vi procura qualsiasi tipo di fastidio.

Spero di essere stato coinvolgente ed esaustivo.

Siate i Maestri di voi stessi, buona vita!

Daniele Tosoni – Percorsi Di Luce

Vi invito, qualora lo vogliate, a seguirmi anche sulla Pagina Facebook “Percorsi Di Luce”.

Testo a cura di Daniele Tosoni – Percorsi Di Luce. La copia del testo, anche parziale, è consentita solo con citazione esplicita della fonte e senza modifica alcuna.
Immagine tratta da Google Images e quindi non di mia proprietà.

Chirurgia: la medicina naturale in sostegno del paziente 

La stesura di questo articolo non poteva vedere la luce in un momento più adatto visto che tra pochi giorni dovrò affrontare proprio un piccolo intervento chirurgico 😂

Che si tratti di piccola o grande chirurgia, a tutti capita di finire “sotto i ferri” almeno una volta nella vita, ed è importante essere consapevoli di ciò che un intervento chirurgico comporta, tanto sul piano fisico quanto sul piano psicologico ed energetico. 
In particolare questi ultimi due aspetti sono purtroppo estremamente sottovalutati. 

Abbiamo bisogno di considerare anche la chirurgia in un contesto olistico e multidimensionale, in cui ogni sfera coinvolta abbia una sua importanza.

Altrettanto importante è l’approccio pratico nell’affrontare questi eventi: ad oggi si ha la tendenza a focalizzarsi principalmente sul “durante” e il “dopo” la pratica chirurgica, con la somministrazione dei dovuti farmaci e delle procedure riabilitative più opportune; ma troppo spesso si trascura completamente il “prima”, cioè come il paziente dovrebbe prepararsi alla sua operazione in modo da affrontare più serenamente la stessa, e migliorarne nettamente il decorso post-operatorio.

Tutto questo comporta l’agire in modo sano e rispettoso del nostro corpo, della nostra energia e della nostra psiche, in modo dolce, naturale ed equilibrato, ricordandoci che il nostro corpo ha una straordinaria capacità di autoriparazione che andrebbe sostenuta e stimolata, ma sempre con delicatezza.
In queste righe cercherò proprio di dare una connotazione olistica all’argomento e di trasmettervi delle indicazioni generali e degli spunti di riflessione da tenere a portata di mano nel caso in cui ci si ritrovi a dover affrontare interventi, siano essi piccoli interventi di routine o di maggior entità. 
Fitoterapia, Omeopatia, Nutrizione Olistica e altre medicine complementari ci verranno in aiuto nell’affrontare queste eventualità.

Partiamo da una considerazione piuttosto semplice ma tutt’altro che scontata: COSA COMPORTA UN INTERVENTO CHIRURGICO?

A prescindere dalla sua entità e dalla parte del corpo coinvolta, ogni intervento chirurgico è un evento traumatico dei tessuti interessati ma ancor prima a livello psicologico. Si pensa ad un trauma come ad una botta o un colpo accidentale che genera un ematoma, in realtà qualsiasi lesione dei tessuti, sia programmata e pianificata che accidentale, è a tutti gli effetti un trauma. 

I tessuti coinvolti vengono traumatizzati e sin dal primo secondo il nostro corpo reagisce con una serie di reazioni di riparazione e di difesa:

  •  Il nostro sistema immunitario si attiva istantaneamente, vengono infatti richiamati nella ferita i globuli bianchi affinché eliminino batteri e altri patogeni. 
  •  Vengono richiamate nella zona colpita anche le piastrine, deputate all’arresto della fuoriuscita di sangue.

La reazione più importante, però, è quella infiammatoria, poiché è propedeutica a tutte le altre.

L’infiammazione, contrariamente a quanto si pensa, è una reazione del tutto naturale e soprattutto ha una sua utilità. 

Nella zona interessata viene aumentato il flusso di sangue affinché si scaldi e i vasi sanguigni possano dilatarsi, facilitando quindi l’afflusso di piastrine e globuli bianchi. Inoltre il calore generato ha una funzione difensiva, proprio come la febbre.

È molto importante quindi agire in modo preventivo per contenere il trauma e ridurlo ai minimi termini. Questo comporterà, nel post-operatorio, meno dolore, meno gonfiore, minor rischio di emorragie ed infezioni e una ripresa generale rapida.

Ecco cosa possiamo utilizzare preventivamente per minimizzare il trauma fisiologico:

  •  ARNICA MONTANA 200CH, una dose un paio d’ore prima dell’intervento. Arnica è un rimedio che non ha davvero bisogno di presentazioni, è la regina dei traumi fisici e psichici. È un rimedio omeopatico importantissimo in prevenzione: contiene l’infiammazione, riduce il rischio di infezioni e limita il sanguinamento. Si assume alla 200CH poiché supporti il paziente anche a livello psicologico, confortandolo.
  •  HYPERICUM PERFORATUM 30CH, una dose 2-3 ore prima dell’intervento: è il rimedio dei tagli e dei traumi che coinvolgono zone riccamente innervate (denti, labbra, genitali, spina dorsale, tronchi nervosi ecc) e quindi molto suscettibili al dolore. La sua principale azione è quella desensibilizzante. Assunto prima dell’intervento ridurrà moltissimo i dolori una volta terminato l’effetto dell’anestesia. 
  •  PHOSPHORUS 30CH, una dose sola qualche ora prima: per coloro che tendono a perdere molto sangue e per cui le emorragie tardano ad arrestarsi
  •  RIBES NIGRUM MACERATO IDROGLICERALCOLICO: 30/50 gocce tre volte al dì, fin dal giorno prima dell’intervento. Questo è un rimedio fondamentale della gemmoterapia, una delle branche più recenti e tecnologiche della medicina naturale. È il “cortisone naturale” per eccellenza ma, a differenza del cortisone che inibisce forzatamente l’infiammazione, il Ribes Nigrum stimola le surrenali a produrre cortisolo e a limitare in modo fisiologico e dolce l’infiammazione. 
  •  FERMENTI LATTICI VIVI: in caso di terapia antibiotica vanno assunti già in anticipo per mantenere la flora intestinale in equilibrio 
  • A livello energetico possiamo farci fare o farci (per chi è operatore reiki) un autotrattamento reiki utilizzando il primo e il terzo simbolo. Riceveremo un grande sostegno energetico nel momento in cui ne avremo più bisogno.

Ci sono però anche altre reazioni che sono meno sospette e di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli, sono le reazioni a livello psicologico.
A differenza delle reazioni fisiologiche che avvengono sostanzialmente nel momento del trauma, la reazione psicologica può ,e spesso ha inizio, ancora prima del trauma, in questo caso prima dell’intervento.

Possono essere reazioni 

  • di tipo traumatico: il paziente vive l’idea dell’intervento come un evento pericoloso e dannoso, pur essendo consapevole della sua utilità 
  •  di tipo immaginativo: il paziente immagina vividamente, come in un film, la procedura chirurgica, immagina il dolore, gli strumenti utilizzati, le ferite ecc. in questo caso l’immaginazione è invalidante e sfugge al controllo del soggetto: la sua mente produce queste immagini spontaneamente
  •  di vittimismo: il paziente vive questo evento come un affronto e una profonda ingiustizia nei suoi confronti e della sua vita. Una frase rappresentativa è “cosa ho fatto per meritarmi questo?”
  •  di panico ed estrema ansietà 

Per ammortizzare l’impatto emotivo e psicologico possiamo avvalerci di alcuni rimedi:

  •  come dicevo prima, ARNICA MONTANA 200CH conforterà il paziente che dovrà sottoporsi all’operazione 
  •  PHOSPHORUS 10 000CH, una dose sola qualche ora prima: per il paziente apprensivo che immagina vividamente l’intervento, immagina complicazioni, situazioni di pericolo, il dolore. Queste immagini sfuggono spesso al suo controllo. Servirà inoltre a ridurre al minimo il sanguinamento.
  •  STAPHYSAGRIA 10 000CH, una dose qualche ora prima: il rimedio di chi vive queste situazioni come delle ingiustizie. Adatto nelle operazioni mutilanti, plastiche, amputazioni. 
  •  RESCUE REMEDY-S.O.S. REMEDY, rimedio floriterapico di Bach, 4 gocce quattro volte al giorno sotto la lingua. Assumere quando si comincia ad avvertire ansia e panico, anche un paio di giorni prima dell’intervento.
  •  COMPLESSI FITOTERAPICI DI VALERIANA, BIANCOSPINO, PASSIFLORA, MELISSA, TIGLIO, CAMOMILLA in gocce o compresse. Sono tutte piante ad azione sedativa, tranquillante e antispasmodica ma ognuna ha le sue particolarità. Ognuno somatizza l’ansia e il panico a modo suo: il Biancospino sarà indicato per coloro che vengono colpiti da agitazione e ansia accompagnate da palpitazioni e tachicardia. La Melissa e la Camomilla saranno più indicate per chi somatizza a livello gastrico con spasmi gastrointestinali e/o nausea. La Valeriana e la Passiflora sono più indicate per coloro che somatizzano con reazioni nervose e ipersensibilità.
  •  Come detto prima, uno o più trattamenti o autotrattamenti reiki rilassano e aiutano a riportare la calma nell’affrontare la procedura
  •  OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA O ARANCIO DOLCE: l’aromaterapia è uno strumento molto utile poiché agisce direttamente sui recettori neuronali deputati alla ricezione degli odori. Le essenze di Lavanda e Arancio Dolce sono quelle tranquillanti e rasserenanti per eccellenza. Si può versarne due/tre gocce su un fazzolettino e inalarne profondamente l’aroma. In alternativa versarne due gocce sui polsi, strofinarli l’uno contro l’altro e massaggiare anche le tempie respirando profondamente. L’essenza va respirata quanto più possibile facendo attenzione a non irritare la mucosa nasale.

Oltre a tutti questi aspetti con i relativi consigli, ci sono altri fattori da tenere in considerazione per avere una ripresa rapida.
Uno di questi, anch’esso troppo sottovalutato, è quello alimentare.

Dobbiamo essere consapevoli che a fronte di un trauma chirurgico, il nostro corpo è impegnato a livello immunitario e nella rigenerazione dei tessuti. È importante quindi non rallentare il nostro corpo e non ostacolarlo. Sarebbe opportuno quindi, per qualche giorno prima dell’operazione e fino a guarigione, limitare al minimo il consumo di:

  • latte e derivati: hanno un effetto addensante sul sistema linfatico e sulle mucose. Appesantiscono quindi il sistema linfatico e lo rallentano, facilitando la formazione di muco e materiale infetto.
  • proteine animali: è ormai noto che hanno un alto potere acidificante sulla matrice cellulare. Indeboliscono e rallentano il sistema immunitario e alimentano l’infiammazione.

Per lo stesso motivo, preferire inoltre carboidrati poco raffinati o, meglio ancora, integrali, che aiutano a ridurre i picchi glicemici.

Per quanto riguarda il post-operatorio, tutti i rimedi omeopatici di cui sopra possono essere assunti anche dopo l’intervento: per la componente fisiologica, le diluizioni da scegliere saranno la 5-7-9-15-30 CH; mentre per quella mentale/emotiva 200-1000-10000 CH.

Qualora non vi vengano prescritti antibiotici ma per una vostra sicurezza desiderate una copertura, potete avvalervi dell’estratto di semi di Pompelmo in gocce (GSE).

NOTA BENE: ogni caso ha le sue caratteristiche e ogni persona deve essere consapevole del suo stato di salute. Queste indicazioni non sono da intendersi come prescrizioni mediche né come procedure mediche. Nessuno di questi rimedi ha la pretesa di sostituire i farmaci che il vostro medico chirurgo prescrive. Rivolgetevi sempre e comunque a lui o al vostro farmacista/erborista di fiducia per quanto riguarda la posologia e il modo di somministrazione. Assicuratevi di non essere allergici o intolleranti a uno o più dei componenti/eccipienti contenuti nei rimedi.

Per qualsiasi domanda o chiarimento rimango disponibile sia qui, sia sulla messaggistica privata della pagina facebook. 
Vi saluto calorosamente 😃

Daniele T.

La copia di questo articolo o di una sua parte è consentito con citazione della fonte ma senza modifiche del testo.

RADICAMENTO E SCHERMATURA: cosa sono? Come si praticano? (Esempi di esercizi SEMPLICISSIMI)

image

In questi tempi frenetici e saturi di gomitoli energetici di ogni genere, ci dimentichiamo a volte che non servono grandi pratiche energetiche o spirituali per potersi sentire nuovamente vivi…connessi… multiversali.
Più che mai in questi tempi abbiamo bisogno di semplicità e chiarezza, di una comprensione limpida di ciò che viviamo.
Le pratiche energetico-spirituali complesse e promettenti hanno certamente un loro fascino e lusingano con risultati estasianti. Ovviamente tutto è sperimentabile ed esperibile ma se la vostra vita è già complicata di suo (come la mia)… si rischia solo di aumentare la confusione e non ottenere alcun risultato.

Le due pratiche (non intese come disciplina ma proprio come “praticare”, “fare”) che presento sono semplicissime, e sapete perché? Perché sono una parte intrinseca di noi…del nostro essere…sono il nostro background, il nostro imprinting.

RADICAMENTO: significa espandere le proprie radici, ancorarle al terreno per connettersi con la Madre Terra che dona stabilità, forza, resistenza.
È semplice.
Basta mettersi in piedi o seduti, con le gambe leggermente divaricate, posizionando bene i piedi a terra, cercando di farli aderire bene al suolo con l’intera pianta. Concentrarsi sui piedi, sentire il contatto con la Terra, immaginare di avere un prato sotto i piedi. Respirare profondamente, inspirare da naso ed espirare dalla bocca. Quando si sente di essere un po’ rilassati,
immaginare che dai piedi crescano radici che vanno in profondità.
Quando la sensazione è chiara, si può dire (ad alta voce o con la mente) una affermazione di rinforzo a vostra scelta… Per fare un esempio: “il mio corpo è radicato alla Terra, che attraverso i miei piedi mi dona stabilità ed energia, la sento salire in tutto il mio corpo”.
Ed ora immaginare…SENTIRE… che quando si inspira questa Energia Sacra sale…pulisce, purifica, vivifica, rinforza, tonifica…raccoglie tutte le pesantezze…e quando si espira si restituisce l’energia, ormai sporca, alla Grande Madre.
Quando ci si sente meglio ringraziare la Madre Terra con gratitudine. Perché da Madre assorbe tutto ciò che ci inquina e ci appesantisce…e ritrasforma in energia pulita.

CENTRATUTA E SCHERMATURA: significano essere centrati nel proprio essere in uno stato contemplativo che permette di inibire qualsiasi influenza esterna, permettendo di far ” respirare” e “ossigenare” lo psicosoma.
In piedi o seduti ci si rilassa, si comincia a respirare profondamente e a concentrarsi sul respiro come per il radicamento.
Quando il ritmo del cuore si è calmato e regolarizzato, e il corpo e i pensieri si sono placati, si ascolta il proprio cuore che batte, che mantiene la vita.
È importante percepire il suo battito e ricollegarsi alla propria essenza. Ora immaginare che dal cuore si formi una sfera di luce che si allarga fino a contenere tutto il corpo. È una luce bianca e avvolgente, che protegge. È uno scudo protettivo. Si può anche chiedere l’aiuto di una figura/entità spirituale che sta a cuore… si può chiedere che aiutino a generare uno scudo di luce.
Assaporate questo momento in cui siete solo voi…dentro voi stessi…il fluire dell’esistenza vi attraversa come una doccia piacevole. Siete centrati, siete ESSERE. Semplicemente SIETE.

All’inizio questi esercizi potrebbero risultarvi lunghi da praticare…ma più li praticate, e più consapevolezza e presenza ci mettete…più riuscirete a essere veloci e non solo…sebbene il tempo per praticarli diminuisca con l’esercizio costante, la loro potenza aumenterà e ad un certo punto vi basterà pochissimo tempo per connettervi.

Sono esercizi semplici, fattibili da tutti in ogni momento. Non servono orari precisi, giorni precisi…ascoltatevi…e agite di conseguenza.

Spero che vi saranno utili e soprattutto che qualcuno di voi mi faccia avere un feedback della propria esperienza…ci tengo 🙂 E se ritenete che ne valga la pena, condividete 🙂

Vi abbraccio,
Daniele T.

Pagina Facebook Percorsi Di Luce

© La copia o riproduzione (anche parziali) di questo articolo sono concesse con citazione esplicita della fonte. Nessuna modifica del testo è concessa.

I PROSSIMI CAMBIAMENTI ENERGETICI: DALLE EMOZIONI ROSSE DELL’ “ANNO FEGATO” ALL’INTEGRAZIONE DEL CUORE YIN

image
Immagine da repertorio Google

Buonasera Esseri luminosi 🙂

Trovo appena un momento libero per scrivere, per condividere sensazioni e percezioni, perché condividere significa crescere e aprirsi.
Scrivo dopo giorni intensi e impegnativi tanto a livello pratico quanto energetico ed emotivo.

Che dire…i giorni scorsi sono stati intrisi di energia nell’aria e fortunatamente con il novilunio del 24 la situazione si sta armonizzando.

Ma andiamo a parlarne nel dettaglio:
Nei giorni scorsi si è assistito ad una intensificazione dell’energia legata alle cosiddette “emozioni rosse”: rabbia, irritazione, nervosismo, intolleranza ecc.
Le emozioni rosse sono collegate all’asse fegato-stomaco e la cosa curiosa che ho scoperto tramite una amica virtuale, Maria Rosaria Iuliucci di ” Cammina Nel Sole”, è proprio che secondo il calendario cinese ORA si sta concludendo l’anno legato al Fegato per passare all’anno legato al Cuore. Precisamente questo passaggio avverrà il giorno 8 febbraio.
Sembra quindi che questo sia lo strascico estremo di un anno particolarmente pesante e denso, faticoso e causa di stanchezza fisica e mentale.

Ho avuto questa conferma parlando con amici e conoscenti…queste ultime due settimane (circa) sono state veramente un concentrato di tensione in cui le emozioni rosse sono state protagoniste.
Io ovviamente posso solo parlare dell’effetto che questa energia ha avuto SU DI ME, ma sono sicuro che, calando questa informazione nel vostro vissuto personale, riscontrerete che in un ambito piuttosto che in un altro siete stati suscettibili alle emozioni rosse.

Ho la sensazione (suffragata anche dai miei sogni che come dico sempre mi “parlano”) che questa energia che ci ha influenzato abbia toccato in particolare la sfera dei limiti, dei confini,delle restrizioni alla libertà; e contemporaneamente quella della “voce della verità”. Questo va poi contestualizzato nell’ambito della VOSTRA esistenza personale.
Spiego meglio questi aspetti basandomi sui miei vissuti:
Ciò che ho provato nell’arco di questo periodo è stato un profondo senso di irritazione e rivalsa verso tutto ciò che vedevo come limite alla mia libertà e verso tutto ciò che vedevo come ingiusto o venefico. Dentro di me c’era come un ribollire di magma…di cui ora è rimasta una leggerissima traccia. Tutto mi infastidiva, e mi verrebbe da dire anche “tutti” riferito alle persone .
Quei comportamenti superficiali e privi di consapevolezza da parte delle persone mi rendevano letteralmente intollerante. La convivenza con mio padre, che già è dura, è divenuta insostenibile e fonte di rabbia e frustrazione. Tutto ciò che non andava come doveva, sia esso un piccolo disguido o un malfunzionamento mi mandavano in tilt. Tutte le mancanze di rispetto verso il mio essere, anche piccole e insignificanti, mi irritavano a dismisura.
E anche la voglia e l’istinto di affermare il mio spazio, il mio essere, e probabilmente anche il mio ego, è venuta a galla in modo possente.

Devo ammetterlo: per me che sono un bilancia amante dell’equilibrio, della diplomazia, della neutralità…è stata veramente una novità questa spontanea voglia di non risparmiare parole a nessuno. L’impulso di bacchettare e sentenziare è stato molto forte. E qui infatti entriamo già nell’ambito della “voce della verità”.
Penso che ognuno di voi in un modo o nell’altro abbia sofferto per il mancato riconoscimento delle proprie verità, o per il venire a contatto con informazioni che voi sapevate essere inesatte rispetto a uno o più ambiti che vi stanno a cuore.
Io ad esempio leggendo certi post su facebook e certi articoli online…avrei avuto voglia di fare una bella discussione e una bella ramanzina a chi spaccia verità preconfezionate e percorsi spirituali standardizzati per tutti.
Ma questo lo posso dire anche per ciò che riguarda la vita concreta e le persone reali. Chiunque volesse, volontariamente o meno, celare la verità o distorcerla, alimentava quel fuoco dentro di me e mi spingeva a uscire dai mie confini naturali.

Ora pian piano sto tornando in me, ma non voglio con questo dire che tutto ciò sia stato e sia negativo. Queste etichettature in realtà non esistono. Tutto è funzionale, tutto ha un suo “perché” e una sua precisa ragione d’essere. E a me questa è apparsa chiara e cristallina, nel senso che ciò che ho sentito e provato l’ho compreso, ho saputo leggere dietro a queste manifestazioni comprendendone le motivazioni risalenti al mio stesso essere.

E ORA? VERSO QUALE TAPPA ENERGETICA CI STIAMO PER MUOVERE?

Pare che, come anticipato e verificato sulla propria pelle, si stia tornando progressivamente a un equilibrio più… EQUILIBRATO 😂😂
Ci avviciniamo verso il mutamento energetico che ci riporterà all’energia del Cuore.
Vi ricordo che il cuore è anche sede del quarto chakra, Anahata, il primo chakra in cui l’Ego viene trasceso, sublimato, in cui si compie l’integrazione: tra Spirito e materia, tra Alto e Basso, tra dentro e fuori, tra mente e il corpo, tra il “me” e il “te” ecc.
Nella medicina tradizionale cinese il cuore è un organo YIN, governa il sangue pompandolo nell’intero organismo, ma soprattutto ospita lo SHEN, lo Spirito, e per questo è considerato l’imperatore del corpo.

Ma ogni parte ha una sua contro-parte. Essendo il cuore YIN, esso è in relazione a una controparte YANG: l’intestino tenue e il triplice riscaldatore.
Il primo presiede all’assimilazione delle sostanze nutritive e porta a termine le trasformazioni iniziate nello stomaco; il secondo governa la trasformazione degli alimenti, produce, regola e stimola il percorso dell’energia e dei liquidi vitali in tutto l’organismo.
Questi organi rientrano nel complesso del secondo chakra, Svadhistana. La funzione simbolica dell’intestino è quella di discernere tra bene e male, di cogliere l’attimo. L’intestino è anche la sede del “passato trattenuto” e del “passato indesiderato”. Nulla nuoce di più all’intestino che trattenere il passato (stitichezza e stipsi) o del volersene liberare a tutti i costi (diarrea). Proprio l’energia del cuore YIN ci indica la via…l’integrazione!
Ma possiamo dire che tutto ciò che riguarda il trattenere ricade sull’intestino. Ad esempio l’avarizia è un trattenere ricchezze per sè stessi.
Insomma, l’intestino è l’organo che assorbe tutto ciò che c’è di buono, tutto ciò che c’è di utile…lasciando andare ciò che non gli può servire. Se solo noi sapessimo imparare dai nostri organi! Ovvero INTEGRARE tutto ciò che di buono c’è nell’esistenza e lasciar andare ciò che non ci può essere più di utilità.
Come preparasi a questo cambiamento? Prima di tutto cercate di rilassarvi e di allentare le tensioni…così quando ci sarà l’entrata di questa nuova energia, essa troverà subito un terreno fertile. Potete fare come più vi si addice: meditazioni, yoga ecc. Potete aiutarvi con qualche buona tisana distensiva: fiori di Arancio, Lavanda, Tiglio, Camomilla e Valeriana. Oppure se preferite qualcosa di più semplice da assumere potete provare le gocce idroalcoliche (Melissa, Passiflora, Valeriana, Biancospino ecc) chiedendo in erboristeria quale sia la pianta più adatta a voi.
In casa potete usare il bruciaessenze in cui riporre dell’olio essenziale di Lavanda o Mandarino, o di ciò che su di voi ha un effetto rilassante.
Per l’intestino, soprattutto se accusate qualche sintomo, potete prepararvi con dei fermenti lattici, meglio se vivi. Se ne sentite il bisogno provvedete a fare una pulizia di questo organo, chiedendo a chi di vostra fiducia (erboristeria, naturopata, farmacista ecc) di individuare il metodo più adatto a voi, dato che è molto soggettivo.

Vedete…tutto torna. Abbiamo sì in arrivo una energia legata al cuore YIN, in cui come detto prima l’ego viene superato e sublimato, ma questa ci indica anche un organo YANG su cui lavorare, un organo del 2° chakra dove ancora permane la componente dell’ego…INTEGRARE…INTEGRARE 💙
Non demonizzare o reprimere ma INTEGRARE
🙂

Questo processo ci porterà, SE CI ASSUMEREMO LA RESPONSABILITÀ DI INTRAPRENDERLO, alla realizzazione del nostro essere, a una forma di libertà più elevata. Non significa non avere più problemi e avere una vita perfetta. Questo deve essere chiaro. Significa che il nostro essere saprà INTEGRARE tutto in modo più ampio ed “alto”.
Contempliamo il silenzio penetrante ed esistenziale che sono rifugiandoci nel nostro cuore possiamo trovare. Ascoltiamo questo silenzio e capiremo cosa e come fare 💙

Ricordate: nessuna energia cosmica vi cambierà la vita in automatico. Nessuna energia esterna può lavorare al posto vostro. C’è una legge sacrosanta che nemmeno il cosmo può scavalcare: quella del LIBERO ARBITRIO.
Nessuna energia vi farà fare ” salti dimensionali ” (che poi…esistono davvero?), nessuna energia vi porterà via i problemi o cambierà il vostro essere, se voi non volete questo. Se voi non date la vostra adesione con tutto il vostro luminoso essere.

Buon lavoro care Anime…vi abbraccio con affetto. Siate luce 🌈🌈

Daniele Percorsi Di Luce

Un ringraziamento speciale a tutte le Anime che si confrontano con me e che volontariamente o meno mi aiutano 🙂 Grazie a Maria Rosaria, a Emilia, a Vita, al gruppo Reiki di cui faccio parte, a Sam, a Samantha and so on…

© La copia o la riproduzione, anche parziale, di questo articolo sono consentite esclusivamente con citazione della fonte e del blog Percorsi Di Luce.

N.b.: nessuno dei consigli su piante e rimedi è da intendersi come parere medico o prescrizione.

Gli Elementi Naturali nei sogni: quando il subconscio adotta il linguaggio della Natura

image
Immagine da repertorio Google

L’inconscio adotta una simbologia sconfinata per parlarci attraverso i sogni e per trasmetterci un messaggio, a volte lo fa attraverso i simboli naturali, come gli elementi: Acqua, Terra, Fuoco e Aria.
Le forze naturali sono diventate ormai ARCHETIPI, impressi nell’inconscio collettivo e quindi radicati in ogni singolo individuo.
In questi ultimi anni dove il processo di elevazione vibrazionale, di frequenza e di consapevolezza si è fatto man mano più marcato, i sogni sono diventati un prezioso specchio in cui osservare con attenzione e sincerità ciò che sta accadendo dentro di noi, se noi siamo in linea con quel processo di evoluzione che tutto permea.
Gli elementi naturali in questo caso possono dirci molto, in quanto come detto prima sono espressione archetipa della forza naturale. Prestate attenzione se un elemento compare frequentemente nei vostri sogni, notate quale è più presente e quale meno.
C’è stato un periodo, mesi fa, in cui per una settimana circa nei miei sogni compariva sempre l’acqua. Acqua di sorgente, fontane, ruscelli…a livello planetario era in atto una grande purificazione, la riscoperta del divino in ognuno. Ebbene…ecco che i miei sogni confermavano che effettivamente stavo rispondendo a questa chiamata. (Ne ho parlato in un articolo apposito intitolato “I sogni dell’energia di settembre”).

Scopriremo insieme cosa esprimono le forze naturali nei nostri sogni. Le parole in grossetto sono “parole chiave” che serviranno a rendere più facile la consultazione.

1. L’acqua.
2. La terra.
3. Il fuoco
4. L’aria

1. L’acqua.

L’acqua è un simbolo archetipale impresso nell’inconscio collettivo, rappresenta la vita, il liquido amniotico, l’elemento principale nel quale la vita si è formata ed evoluta.
È un simbolo che va ampiamente contestualizzato, ma esprime in genere la tranquillità o il desiderio di possederla.
Quando le ACQUE sono CHIARE, limpide e trasparenti, ci troviamo in uno stato di calma e serenità interiore.
L’ACQUA SORGENTE rappresenta l’energia vitale che sgorga dalla terra; se nel sogno ci si bagna con l’acqua di sorgente, questo atto indica una purificazione, difatti l’atto assume il simbolismo del battesimo, con il quale le nostre forze sono pronte ad espletarsi, a vibrare.
BERE ACQUA FRESCA è quasi sempre un sogno positivo, esprime molta gioia, al contrario del bere acqua calda per esempio, che può indicare il timore di malattie e disagi fisici.
Quando le ACQUE appaiono TORBIDE e fangose, il significato cambia in senso opposto: in noi c’è la paura del prossimo, i sentimenti negativi vengono a galla sporcando l’acqua limpida della nostra integrità. In generale indica che nell’inconscio sono presenti forze distruttive, lati nascosti e spiacevoli.
Un’ INONDAZIONE o un ALLAGEMENTO, indicano che situazioni, circostante e vissuti negativi stanno spazzando via tutto ciò che di buono è stato “costruito” e guadagnato. Secondo la tradizione magica è un cattivo presagio, specialmente se le acque sono sporche e fangose. Quando sono limpide, e nel sogno non si avverte angoscia, più probabilmente questo sogno è l’espressione dei nostri sentimenti più vivi e forti, che vogliono e desiderano un cambiamento radicale, nuove prospettive.
Il MARE e l’OCEANO rappresentano l’inconscio collettivo, l’insieme di energie dal quale l’uomo attinge le sue conoscenze.
Se siamo prede di un MARE BURRASCOSO, di INONDAZIONI e talvolta URAGANI, allora questi sono le passioni e i sentimenti più rischiosi e compromettenti di cui ci vergogniamo e che cerchiamo di tenere sotto controllo: l’inconscio ci avverte di cambiare attitudine, di valutare il comportamento.
Nella tradizione cabalistica il mare agitato è portatore di perdite e avversità.
Sognare di CAMMINARE SUL MARE è spesso di buon augurio e buon significato, e tradizionalmente prospetta grandi passi riguardanti la sfera interiore (benessere, soddisfazione, unioni d’amore ecc).
Il CADERE IN MARE simbolizza un pericolo, che solo in certi casi può essere compreso analizzando il contesto generale del sogno.
SCENDERE SOTT’ACQUA indica la ricerca di qualcosa che si tiene ben nascosto e rappresenta il desiderio di scoprire una parte inesplorata o piu profonda di noi stessi.
Se nella discesa si incontrano MOSTRI MARINI, questi indicano grosse paure o traumi con cui siamo in lotta (consapevolmente o meno), e che quindi ostacolano la comprensione di noi stessi.
Il LAGO è simbolo dell’equilibrio, della concretezza, racchiude l’acqua e la delimita. Per il fatto che il lago è circondato da terra ferma, può indicare sicurezza e a volte anche l’amore di tipo familiare.
Vedere che la propria CASA è IN BALIA DELL’ACQUA indica il timore di ricevere o subire azioni o comportamenti negativi da parte di amici e conoscenti.
LA PIOGGIA TRANQUILLA E LEGGERA, al contrario di quel che si pensa, non è generalmente indice di tristezza, ma di una fase di “stasi” temporanea in cui si valuta, si pondera il da farsi in attesa di agire, alla luce del sole.
Il LAVARSI rivela il desiderio di liberarsi dal passato, da alcune situazioni passate o da alcuni errori commessi.

2. La terra

L’elemento terra è un’altro importante simbolo archetipale naturale, poichè esso ha origine con l’origine dell’uomo. L’uomo primitivo percepiva l’esigenza di essere amico della natura, nella terra scorgeva forze misteriore che potevano rivelarsi potenzialmente benevole e malevole.
La terra è il simbolo della madre, non a caso si usa dire “la madre terra”. È lei la matrice indispensabile a far germogliare e crescere il seme.
Rappresenta anche la femminilità, la donna, la fecondità.
SDRAIARSI A TERRA può indicare il desiderio d’amore, della passione, o semplicemente dell’affetto. Se sogniamo di ESSERE SOTTO TERRA, il sogno acquisisce spesso i connotati di incubo, in cui si rivela il timore profondo di qualcosa o qualcuno, altre volte la preoccupazione per la nostra salute.
Secondo la tradizione magico-cabalistica, dissotterrare qualcosa è simbolo di problemi finanziari e se quel “qualcosa” è un tesoro, la gravità delle sventure è ancor più grande; mentre se invece parliamo a terzi di un tesoro nascosto, questo è presagio di successo.
SEMINARE O PIANTARE sono azioni che hanno generalmente un significato positivo, potrebbero esprimere il desiderio di diventare genitore o, più generalmente, che nasca qualcosa di nuovo nella nostra vita.
LE MINIERE DI CARBONE simbolizzano molto spesso problemi conflittuali di tipo lavorativo.
Se il sogno ci porta in un SOTTERRANEO BUIO E SPORCO, DALL’ARIA VIZIATA, l’inconscio riporta alla luce tormenti interiori che ci hanno privato dell’amore, della felicità, in particolar modo in ambito famigliare.
LE ROCCE indicano generalmente le fatiche, ma sono un simbolo che va contestualizzato: se, per esempio, ci SI ARRAMPICA SULLE ROCCE CON AGILITÀ E FORZA, questo può essere indice di perseveranza e di impegno nelle difficoltà, di determinazioni e forza interiore.
IL TERREMOTO è la rappresentazione delle nostre paure, i nostri conflitti più profondi cozzano gli uni contro gli altri, squarciando il terreno e minacciando la nostra parte cosciente. È un sogno molto importante, specialmente quando è ricorrente. Va analizzato con cura.
La MONTAGNA nella maggioranza dei sogni rappresenta un ostacolo da superare o una paura da vincere. Se salendo sulla montagna si appare stanchi e affannati, questo potrebbe essere simbolo della mancanza di sicurezza o della paura di affrontare determinate situazioni, ma anche di una certa “pigrizia”, di un’assenza di sufficienti stimoli.
Se SALENDO SULLA MONTAGNA ci si SENTE SEMPRE PIU LEGGERI e la MONTAGNA APPARE SEMPRE PIU SOLEGGIATA O LUMINOSA, il sogno si veste di un significato spirituale, indicando appunto un’elevazione spirituale.
Per le persone che vivono forti stress fisici ed emotivi, la montagna simbolizza spesso un rifugio in cui trovare freschezza e nuova forza: l’inconscio sopperisce all’esigenza di riposo facendoci vivere delle situazioni positive nel “mondo dei sogni”.
Quando SI CAMMINA IN MEZZO A PRATI E BOSCHI MONTANI, questo può indicare la ricerca del piacere carnale, specie quando si avverte una certa curiosità, il desiderio di cercare qualcosa anche di non definito: qualcosa ci affascina e cerca di attirarci a sé, sebbene spesso non riusciamo a capire chi o cosa sia.

3. Il fuoco

Il fuoco è la forza naturale più implicita, si potrebbe pensare infatti che sia una scoperta dell’uomo o una conseguenza di altri fenomeni naturali. Invece il fuoco sta alla base di tutto ciò che esiste, sotto forma di calore. Basti pensare che lo stesso nucleo della Terra ha una temperatura elevatissima.
Il fuoco è simbolo della purificazione, del cambiamento, del mutamento e anche dell’amore sessuale.
Quando le FIAMME ARDONO TRANQUILLAMENTE e il calore rinvigorisce e allieta, il sogno si contestualizza in modo positivo: rappresenta l’armonia, la calma e talvolta l’amore sentimentale.
Se le FIAMME ARDONO E PRODUCONO MOLTO FUMO, spesso il sogno rappresenta la confusione mentale, altre volte dei compromessi accettati ma che vorremmo annullare, distruggere.
ACCENDERE UN FUOCO è un atto che si ricollega ai rituali magici, che riporta l’uomo agli albori della civiltà: è un’azione che esprime in generale la nascita di nuovi valori, di nuovi sentimenti, nuove strategie ed energie: è il risveglio della spiritualità, della parte più “sottile” dell’essere.
Quando DIVAMPA UN INCENDIO il sogno ci porta a conoscenza dell’imprudenza, del pericolo derivanti dall’insieme dei nostri pensieri negativi che, bruciando e divampando, minacciano ciò che di costruttivo si è formato dentro di noi. Succede spesso, infatti, che nei periodi di forte stress in cui si tende a perdere l’armonia, si sogni proprio il fuoco sotto forma di incendio.
Se nel sogno osserviamo LA NOSTRA CASA CHE ARDE, la casa (come dico sempre) rappresenta noi stessi che veniamo travolti dai pensieri negativi che possono essere conflitti (non necessariamente con noi stessi ma anche conflitti con altre persone, che ci rendono nervosi e spesso furiosi), altre volte impulsi che però vengono repressi.
Come accennato sopra, il fuoco può rappresentare anche IL DESIDERIO D’AMORE E COMPRENSIONE, TALVOLTA LA NOSTALGIA DEI GENITORI (IN PARTICOLAR MODO DELLA MADRE): capita a volte, infatti, di avvertire nel sogno una specie di tepore, di leggero calore, che può essere emanato da una fonte (caminetto per esempio) o essere semplicemente percepito: questa è una tipica sensazione innata, che ricorda il tepore del grembo materno.
CORRERE TRA LE FIAMME esprime sovente le grandi lotte interiori con cui conviviamo: sebbene possa sembrare negativo, in un certo senso ha anche un risvolto positivo in quanto implica che la nostra volontà è attiva e lotta per trovare un equilibrio, una soluzione, una via d’uscita.
Anche la SPERANZA può concretizzarsi, in sogno, nel simbolo del fuoco: questo simbolismo si ricollega all’inconscio collettivo antico, quando il fuoco aveva, nella vita concreta, una grande importanza: così una piccola fiamma diventa portatrice di speranza, di guida. Ma c’è molto di più: per l’uomo primitivo il fuoco è stato una scoperta grandiosa, da essa ha iniziato la sua lunga evoluzione. Il cielo rappresenta il padre, la terra la madre: l’unione tra le due parti è avvenuta grazie al fuoco (Prometeo), il fulmine che come serpe saettante feconda la terra. E da quel momento, il compito più arduo dell’uomo fu tenere acceso il fuoco. Per l’uomo il fuoco volle dire scaldarsi, illuminare, difendersi, nutrirsi in modo più ottimale…ed è proprio questa vitale importanza che l’ha impresso nell’inconscio collettivo.

4. L’aria

L’aria è un elemento che in ambito onirico compare generalmente meno di frequente. Rappresenta per analogia l’impalpabile, l’impercettibile, ciò che non si vede e che sfugge. Ne consegue che forse è l’elemento che più rappresenta la forza divina, la sua scintilla. Sappiamo che c’è, ma spesso siamo i primi a non percepirla.
L’aria unisce il nostro divino personale, il nostro microcosmo, al divino universale e più alto, il macrocosmo.
Sognare di essere colpiti da una raffica di vento, può indicare che siamo in balia di forze a cui razionalmente non sappiamo dare un nome, o a cui non vogliamo dare un nome. In questo modo il subconscio le rende irriconoscibili essendo l’aria stessa “senza volto”.
Librarsi in aria, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, ha una accezione positiva se le sensazioni oniriche sono piacevoli. Potrebbe indicare elevazione spirituale, elevazione di valori, e la soddisfazione dei propri passi avanti.
Se le sensazioni oniriche sono spiacevoli il sogno potrebbe esprimere il timore o l’insicurezza nell’ambire a mete più elevate.
A volte il vento può anche indicare la vicinanza di entità che ci stanno vicine, siano esse positive o negative.
Una domanda che bisogna porsi quando sogniamo l’elemento aria è se esso rappresenti una nostra manifestazione o la manifestazione di una forza che altri esercitano su di noi.

Da ricordare SEMPRE:
– Non esistono interpretazioni standard e preconfezionate, esistono semmai “linee guida” che sono però del tutto “instabili”
– Ogni simbolo in sogno va contestualizzato poiché il suo significato può deviare dalle linee generali di interpretazione, da soggetto a soggetto
– Non c’è persona migliore per interpretare un sogno, del sognatore stesso 🙂

Spero di essere stato abbastanza semplice e chiaro nell’esposizione 🙂
Rimango a disposizione per eventuali domande o approfondimenti 👍

Vi abbraccio, siate Luce 🌈
Daniele Percorsi Di Luce (Nonmiricordochi)

(c) La copia e la riproduzione di questo articolo sono concesse con citazione esplicita della fonte, senza nessuna modifica anche parziale del testo.

Rimanete aggiornati sui nuovi articoli seguendomi anche sulla pagina facebook  “Percorsi Di Luce”

Alla scoperta dell’ideogramma Reiki e dei suoi simboli

image
Immagine creata da (c) Percorsi Di Luce. La scomposizione dell'ideogramma Reiki nei suoi tratti singoli, ognuno avente un suo significato.

Il Tao è nascosto e senza nome
eppure esso ed esso soltanto
dà origine a tutte le cose e le porta a compimento
Il Tao genera l’Uno
L’Uno genera il Due
Il Due genera il Tre
Il Tre genera le innumerevoli creature
Le innumerevoli Creature portano lo Yin sulle spalle
E lo Yang fra le braccia
e la loro armonia deriva dalla fusione
delle due energie vitali.

– Tao Te Ching

Il modo più semplice e affascinante per avvicinarsi al significato di Reiki è tracciarne l’ideogramma secondo i principi dello Shodo, l’arte della calligrafia giapponese. L’ideogramma Reiki è normalmente conosciuto e tracciato nello stile Kaisho, lo stile fondamentale.
La parola Reiki, come ogni ideogramma, è anche un movimento di energia, un insieme di delicati equilibri di pieni e di vuoti, di chiari e scuri, di energie yin e yang, la cui interpretazione ed esecuzione sfugge a ogni definizione teorica e può solo essere affidata all’estro e all’intuito personale. Vedremo il significato delle singole linee come se le stessimo tracciando una dopo l’altra.

MACROCOSMO E MICROCOSMO

L’deogramma Reiki si può interpretare secondo differenti punti di vista. Una prima prospettiva lo vede come simbolo del Macrocosmo, ossia una dimensione universale assimilabile al Tao. Una seconda chiave di lettura lo vede come simbolo del Microcosmo, ossia la dimensione della natura e dell’uomo. Nel vuoto biancore, nello spazio eterno e infinito la prima pennellata, il primo segno simboleggia la nascita del Cielo, il Principio creatore, l’Uno.

L’IDEOGRAMMA “REI”, IL SIMBOLISMO DI OGNI SINGOLO TRATTO

Seguite ogni simbolo nell’immagine, appositamente numerato e che ora verrà spiegato.

1. È questa la dimensione del Macrocosmo, la creazione dell’Universo, del Tempo e dello Spazio, da parte di un Potere Soprannaturale.
2. In questo Cielo si muovono le nebulose, le galassie, ma anche le nuvole, le stagioni, le esistenze, le emozioni, i pensieri, gli stati d’animo. Dall’Uno nasce il Due, la polarità, l’aspetto duale della Luce e della Realtà.
3. Un tratto centrale, verticale, l’Energia creatrice, lo Spirito aleggia sulle acque. Nel Microcosmo il lento addensarsi di nubi originala pioggia, un tuono, forse un lampo e l’energia del Cielo discende sulla terra in forma di piccole gocce di acqua…
4. …il Due si manifesta come Tre. Lo spirito scende sulla materia, la permea di sé, la pervade e la anima. E giù sulla terra, tre bocche (il Tre, ossia la Vita) si aprono per ricevere la pioggia, corolle di fiori, campi riarsi, bocche di uomini stupiti, bocche di animali assetati, bocche parlano al cielo per ringraziare Dio dei doni dello Spirito, bocche si aprono nella preghiera…
5. L’ultima parte dell’ideogramma Rei rappresenta uomini e donne, posti tra Cielo e Terra, per esserne tramiti e partecipi attraverso la loro vita. Uomini e Donne vivono, danzano, pregano, ringraziano, costruiscono un tempio, il tempio del corpo e dell’esistenza. La Vita genera l’Uomo, la Donna, e i diecimila Esseri.
Tao, Infinito, Vuoto, Dio, Energia,Cielo, Nuvole, Pioggia, Uomini e Donne, Esseri Viventi… L’ideogramma Rei è completato, l’immagine evoca un Macrocosmo permeato di forza creatrice e nello stesso tempo, come in un dipinto, un Microcosmo di creature che attendono la pioggia come la più grande delle benedizioni e guardano al cielo con timore e trepidazione.

L’IDEOGRAMMA “KI” E I SUOI TRATTI

Nell’ ideogramma del Ki, tutto sembra riprodurre in piccolo quello spazio infinito in cui la potenza attende di divenire atto.
1. Una pentola che bolle, sbuffi di vapore… ma anche nuove nubi che si addensano e pioggia che scende ed evapora… l’anima. Con un poderoso salto simbolico abbiamo trasceso il tempo e lo spazio, le nuvole sono dentro di noi, sono i nostri sentimenti, la pioggia è la nostra capacità di scendere dentro noi stessi per rivelare la nostra vera natura. L’acqua ritorna verso l’alto, è la nostra anima, evapora verso il cielo, segno del nostro desiderio di Dio. “L’Anima dell’uomo somiglia all’acqua, dal cielo discende, al cielo risale di nuovo alla terra deve tornare in eterna vicenda…” (Goethe). La discesa dell’Energia Divina ci ha sospinti nelle profondità del nostro essere ed è qui che incontriamo il centro  il nucleo, l’essenza della nostra identità: l’atomo, il costituente base della materia, vorticante di energia, con il suo nucleo e i suoi elettroni.
2. Ma è anche un seme, un piccolo chicco di riso, un ghianda che acchiude la quercia, e simboleggia la nostra vera vita, la realizzazione delle nostre potenzialità.
3. Il Ki è dunque l’Essenza stessa della vita, la Materia che costituisce l’universo, la Forza Vitale che dall’interno anima gli Esseri e li spinge verso il compimento del loro destino. Reiki significa dunque nutrire il seme della nostra essenza con la pura energia dello Spirito,perch la nostra vita possa germogliare, radicarsi e crescere in forza e grandezza.
Ecco narrato, quasi come in una fiaba, il segreto di Rei e di Ki che si incontrano per dare vita a Reiki.
Reiki è dunque la rappresentazione dell’Universo, dove un Principio Creatore (Spirito) origina, crea, emana il Mondo Visibile (Materia) attraverso l’Energia.

[…]

REI, ENERGIA VITALE UNIVERSALE

Possiamo quindi definire l’ideogramma Rei come la rappresentazione dell’Energia che ci circonda. Da un punto di vista mistico o filosofico possiamo chiamarla Archè, Logos, Spirito, Luce, Dio, Brahman, Natura, Macrocosmo, Principio Primo, Motore Immobile… in realtà noi sperimentiamo ogni istante questa Energia Universale. In effetti etimologicamente la parola energia significa “forza che sta dentro”, dal greco èn-èrgon: forza di gravità, forza elettromagnetica, energia cinetica e calorica, ogni corpo dotato di massa sembra sottoposto a una continua interazione con numerose “forze”.

KI, ENERGIA VITALE INDIVIDUALE

Come abbiamo visto precedentemente illustrando l’ideogramma Ki, la sua possibile traduzione è Essenza Individuale, cioè quella peculiare caratteristica che distingue ogni essere da tutti gli altri. Seconda una interpretazione spirituale, filosofica o psicologica potremmo parlare anche di Anima, di Atmam, di Microcosmo, di Coscienza, di Psiche oppure più concretamente di Personalità, Individualità, Carattere, Identità.

– Estratto da “Il grande manuale del Reiki. Origini, filosofia, tecnica, apllicazioni.”. U. Carmignani, S. Oggioni, A. Magnoni. Edizioni L’Età dell’Acquario.

Ora potete capire come mai la scrittura per ideogrammi sia così densa di significato. Ogni ideogramma è un insieme di simboli, ogni ideogramma è quasi una storia. E l’ideogramma di Reiki ne è la prova, poiché condensa in sé tutta la grandezza, l’universalità, la filosofia e la spiritualità di questa tecnica di guarigione.
Spero di avervi fornito uno strumento utile a capire che ogni strumento di guarigione va usato con consapevolezza e rispetto della sua origine culturale. Non è necessario conoscere nel dettaglio la sua storia, conoscere tutte le sue influenze filosofiche e culturali…ma almeno conoscere il suo significato, lo spirito che in esso è racchiuso.

Vi abbraccio e vi auguro buona vita 🙂 🙂

Daniele (Nonmiricordochi)

La copia, citazione o riproduzione di questo articolo o di una sua parte è concessa esclusivamente con citazione esplicita della fonte e del blog, in rispetto del lavoro e dell’impegno di chi si impegna a scrivere e a trasmettere un messaggio.

Punture di Zanzara: come evitarle e curarle con omeopatia e rimedi naturali.

image
A sinistra: raffigurazione del Ledum Palustre, da cui viene prodotto il rimedio omeopatico. A sinistra: i tipici tubetti contenenti i rimedi omeopatici; il Geranio il cui olio essenziale è naturalmente repellente e infine il Cardiosperma, i cui principi attivi hanno a LIVELLO TOPICO un'azione simile al cortisone.

Chi di voi, come me, costituisce un distributore di sangue per gli sciami di zanzare affamate?
Purtroppo questa caratteristica è comune a molti, mentre gli altri vengono punti molto meno e alcuni risultano addirittura repellenti!
Le zanzare comunque, sia comuni che Tigre, stanno diventando un problema serio nelle città ma, con il passare del tempo, si stanno diffondendo anche in zone fino ad ora sfavorevoli come quelle montane e premontane. Sicuramente con la complicità dei cambiamenti climatici accompagnati dal fatto che la loro riproduzione è scarsamente ostacolata.

Il meccanismo con cui captano e scelgono le loro vittime è ancora avvolto nel mistero sebbene alcuni “criteri di scelta” siano stati scoperti e ipotizzati: tra questi giocano un ruolo il gruppo sanguigno, l’emanazione di anidride carbonica e acido lattico (infatti pungono di più quando si fa sport), aspetti ormonali ecc. Descrivere tutti questi aspetti richiederebbe tempo e lo scopo dell’articolo non è questo. Vi rimando quindi ad una pagina che ci spiega molto bene e molto scientificamente questi criteri. Cliccate QUI.
Basti sapere comunque che in termini molto poco scientifici esse scelgono le vittime in base al loro “odore”. Tutte le caratteristiche che ho elencato sopra conferiscono al corpo un odore, una emanazione caratteristica che viene recepita come favorevole o meno dalle fameliche succhiasangue.

Come si può evitate di diventare donatori di sangue senza consenso volontario?

Ovviamente il primo modo è cospargersi e spruzzarsi di repellenti che conosciamo benissimo. Tuttavia sappiamo che essi contengono sostanze chimiche che, con l’uso assiduo e prolungato, vengono assorbite dalla pelle.
La maggior parte dei repellenti contiene il DEET, una sostanza insetticida che inoltre sembra inibire i recettori degli insetti ematofagi. Si è sempre dubitato della innocuità di tale sostanza e il fatto che sui flaconi non ci siano indicazioni e informazioni adeguate non è certo un buon segno. Ad oggi è certo che può causare reazioni allergiche anche gravi e crisi asmatiche in soggetti sensibili, ma gli studi in merito sembrano rivelare altro ancora, e potete leggerlo da fonti sicuramente più competenti ed informate di me, cliccando QUI.

Chiaramente la scelta chimica di solito è sempre la più efficace ma anche la più insidiosa perché al beneficio corrisponde solitamente un rischio e a volte un danno, non solo a livello personale ma spesso anche ambientale.

Ecco quindi che possiamo avvalerci di alternative naturali, molto più innocue, tollerabili e rispettose dell’ambiente.
Si possono scegliere per esempio spray repellenti di origine naturale, che contengono generalmente oli essenziali che mascherano l’odore corporeo e che sono sgraditi alla zanzare. Le principali essenze utilizzate sono quelle di Eucalipto, Citronella, Lavanda, Limone e Geranio.
Queste essenze si possono usare anche per gli ambienti di casa: basta mettere qualche goccia di uno o più oli essenziali sopracitati in un bruciaessenza o in un diffusore a ultrasuoni, aggiungendone di altre man mano che si eusariscono.

Anche gli spray per la pelle possono essere fatti in casa. In un dispenser vuoto si può mettere 1/4 di glicerina vegetale (farmacia, parafarmacia), gli altri 3/4 di acqua, qualche goccia di una o più essenze, e un cucchiaino di acido citrico (conservante, in farmacia/parafarmacia). Non superate le 20/25 gocce per 500ml di liquido base.

In questo articolo però il protagonista è lui…sì lui…un rimedio che mi accompagna da ormai due estati e che mi dà grandissime soddisfazioni!
Si tratta del rimedio omeopatico LEDUM PALUSTRE: viene preparato appunto con l’omonima pianta, chiamata anche Rosmarino Selvatico. È un piccolo arbusto che cresce nelle zone particolarmente umide di Europa, America e anche Asia. È conosciuto fin dall’antichità come rimedio di morsicature, punture, di insetti ma anche di animali velenosi. È anche antiinfiammatorio degli stati reumatici e rimedio di emorragie e contusioni. Infatti il rimedio omeopatico è anche quello di prima scelta per il trauma dell’orbita oculare (occhio nero).

Ovviamente noi parliamo appunto del rimedio omeopatico. LEDUM PALUSTRE assunto per via orale con costanza per tutto il periodo estivo e quello inizio-autunnale, è un repellente sicuro ma soprattutto che agisce direttamente sul problema e con un duplice vantaggio:
• Va a modificare l’ “odore” emanato dal corpo rendendolo difficilmente riconoscibile dagli insetti. Li tiene quindi alla larga per il semplice fatto che vengono attratte molto meno dal nostro “odore”. Ovviamente noi non sentiamo questa differenza 🙂
• I rimedi omeopatici agiscono in modo diverso e con tempi diversi da persona a persona. Questo rimedio non risolve il problema al 100% ma posso dire di essere stato punto anche con il repellente  chimico. Grazie a questo rimedio, comunque, anche se verrete punti, le punture saranno meno infiammate, poco pruriginose, insomma…di gran lunga meno fastidiose! Non a caso è il rimedio omeopatico che i medici omeopati usualmente consigliano a coloro che sono ipersensibili alle punture, in cui la cute reagisce con grande rossore, infiammazione, bruciore e poi prurito.

Come assumere questo rimedio e quale dinamizzazione scegliere?

Si può assumere LEDUM PALUSTRE IN GRANULI nella dinamizzazione 30CH: questa è la più appropriata poiché agisce a livello corporeo ma nella sua totalità, e richiede una sola assunzione giornaliera. Se ne assumono 5 granuli una volta al giorno, alla stessa ora.
COME?
Sciogliendo i granuli sotto la lingua, lontano dai pasti, lontano dal fumo, lontano dall’assunzione di menta, caffè, caramelle, aromi, che ostacolerebbero l’assorbimento perlinguare.
L’effetto si fa marcato dopo un paio di giorni dalla prima assunzione (dai 3 ai 5 giorni più o meno). È importante essere costanti e assumerli tutti i giorni per tutto il periodo.
Nel web ho letto indicazioni di dinamizzazioni alla 9ch e addirittura alla 200ch. Conoscendo i criteri e i meccanismi d’azione delle varie diluizioni, io personalmente le sconsiglio. La prima lavora bene su sintomi localizzati ad una parte circoscritta e che richiedono un continuo stimolo terapeutico. Può andar bene come sintomatico post-puntura, questo sì, assumendone 3/4 granuli anche ogni mezz’ora fino a miglioramento. La 200ch è invece una diluizione usualmente utilizzata per sintomi e condizioni psicologiche con ripercussioni fisiche. Inoltre richiede una “corrispondenza paziente-rimedio” piuttosto marcata.
Ho chiesto un parere ad un medico omeopata che ha confermato e validato la 30ch.

COSA POSSIAMO FARE INVECE QUANDO SIAMO STATI PUNTI?

Ci sono dei piccoli accorgimenti che possiamo utilizzare quando subiamo punture particolarmente fastidiose, alcuni sono tipici “rimedi della nonna”, altri sono rimedi specifici e fitoterapici in caso di eccessiva infiammazione.
• Una foglia di pomodoro o di basilico strofinate direttamente sulla puntura alleviano rapidamente il fastidio. Sempre se siamo vicini a un orto! 🙂
• Delle compresse di cotone imbevute con acqua molto salata fresca, aiutano a ridurre il prurito.
• Crema naturale di miele e bicarbonato come lenitivo: in pochissima acqua calda sciogliere un cucchiaino di miele e impastare con bicarbonato, tanto quanto basta ad addensare il tutto. Applicato sulle punture calma il bruciore anche nei bambini.

PER LE PUNTURE MOLTO INFIAMMATE, ARROSSATE, A RISCHIO INFEZIONE:

• Impacco di argilla verde ventilata: amalgamarne un cucchiaio abbondante da thè con poca acqua, quella che basta per formare una ” pappatta” densa. Aggiungere due gocce di olio essenziale di menta (se c’è). Applicare e lasciare in sede finché l’argilla non si sarà completamente asciugata ed essiccata. Ripetere se necessario. Per scongiurare l’infezione, soprattutto nei bambini, aggiungere anche 4 gocce di estratto di semi di Pompelmo. Non grattarsi e tenere le unghie corte.
• Per risolvere in modo efficace, sicuro, potente e veloce qualsiasi puntura e ogni fastidio che provoca, applicare la crema omeopatica HALICAR DHU, contenente tintura madre di Cardiosperma, una pianta i cui principi attivi agiscono in modo cortisone-simile, cioè come il cortisone. Si usa per eczemi, dermatiti, eritemi, eruzioni, ma è utilissima per tutte le manifestazioni infiammatorie della pelle. Per me è un prodotto immancabile, su di me ha un’efficacia straordinaria. L’ho usata per curare un’eruzione cutanea pruriginosa e del tempo dopo ho subito una puntura tremenda: non avevo altro in casa così ho provato ad applicarla: risultato super!

Infine, sappiate che il colore azzurro tiene lontane le zanzare (in India molti colorano le case di azzurro per questo) e il giallo le attira. Scegliete bene i vostri vestiti hahaha :mrgreen:

Bene, i miei consigli sono finiti e spero vi saranno utili. Se qualcosa non è chiaro o avete domande vi invito a lasciare un commento su questa pagina e avrò premura di rispondervi. Allo stesso modo mi farebbe piacere sapere cosa pensate dell’articolo, quindi commentate pure.

Vi auguro buona estate all’aria aperta hahaha 😀 buona vita!

Nonmiricordochi (Daniele T.) ☺ 🌈

Questo articolo è personale, protetto da copyright. La sua copia o di una sua parte sono autorizzate CON CITAZIONE ESPLICITA DELLA FONTE.

Da non intendersi come prescrizioni mediche né come indicazioni rigorose. Questo articolo è il risultato di studi personali ed esperienze dirette su di me. Chiedete sempre consiglio al vostro medico o al vostro farmacista di fiducia.

Il collage fotografico è stato assemblato da me ma con immagini da repertorio Google Images.

Ascolta il passo breve delle cose…

image
Immagine da repertorio Google Images

Ascolta il passo breve delle cose
-assai più breve delle tue finestre-
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
È fatta di ombre e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c’è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.

Alda Merini

Che senso ha amare, se non si è in grado di condividere i propri misteri?
I misteri sono quanto di più intimo e vicino all’anima ci possa essere…perché l’anima stessa è mistero.
Condividiamo i nostri misteri…e condivideremo un aspetto della nostra anima.
E Alda Merini questo lo sa bene…il non voler condividere i propri misteri equivale a non mettere in gioco l’anima. E quale amore può dirsi tale se non c’è un profondo coinvolgimento dell’anima?
Facciamo dei nostri misteri dei tesori da condividere con pochi, pochi ma meritevoli…questa è la meta di coraggio: il mostrare, il mettersi a nudo…il condividere.
È una meta di coraggio perché ci hanno insegnato che esporsi è male, che esporsi è da deboli, che dobbiamo mostrare di noi solo maschere e costrutti dell’ego. Ce lo hanno insegnato talmente bene che questo vale anche verso noi stessi. Ogni volta che decidiamo di non sondare una nostra emozione, di non comprenderla, ogni volta che non apriamo il nostro (chakra del) cuore, ogni volta che sentiamo dentro di noi la profondità dell’Oceano ma questa ci spaventa…e nella sua profondità abbiamo paura di perderci o di annegarci dentro.
E allora riscopriamo i nostri misteri, accettiamoli. E quando ci sentiamo pronti, illuminiamoli per comprenderli. E infine…condividiamoli. Con pochi, ma meritevoli.
Accettiamo quella “meta di coraggio” che ci libererà dalla struttura per passare alla pura sostanza.

Come sempre, vi auguro buone riflessioni (da CONDIVIDERE se ve la sentite :mrgreen:) e soprattutto BUONA VITA 🙂
Nonmiricordochi (Daniele)

Testo riproducibile e copiabile con CITAZIONE DELLA FONTE e con CITAZIONE DEL BLOG naturalpietyblog.wordpress.com

Difendersi con il silenzio

image
Immagine da repertorio Google Images

Non sono mai stato un tipo di quelli che combatte per i suoi sogni, che dà il massimo per i suoi progetti. Sfortunatamente sono sempre stato suscettibile alle influenze esterne…ai pareri, alle opinioni, alla considerazione altrui.
Negli ultimi anni però ho sentito il desiderio sempre più forte di scoprire la mia energia…e di riappropiarmene. Perché non l’ho mai sentita mia. Ogni volta che mettevo da parte le mie vere intenzioni, influenzato da altri… IO gli regalavo una parte di me e della mia energia.

La cosa che più mi ha colpito è stato lo scoprire che tutti cerchiamo senza nemmeno accorgercene di prendere energia dagli altri. Con il controllo, il condizionamento, il dubbio, la paura.
Ed è un dato di fatto che viviamo in un momento in cui chi ha delle idee e delle prerogative più ampie della media, viene visto come un sognatore, piuttosto che come un illuso o quant’altro. Anche se non è necessario parlare di grandi cose per entrare in questo meccanismo, anzi il tutto è valido per questioni di massima ordinarietà.

C’è chi è talmente “forte” e pienamente centrato in sé stesso, da essere automaticamente schermato da qualsiasi energia/influenza che venga dall’esterno. Sono persone speciali…le si nota fin da subito perché hanno quel “qualcosa” in più, hanno un’energia estremamente viva e splendente, brillano di luce propria e riescono nei loro intenti.
Io invece, che non ho questa dote naturale, mi sono reso conto che purtroppo il miglior modo per RIPRENDERSI la propria energia, diventarne pienamente padrone e impedire agli altri di intaccarla è… Il silenzio. Certe volte è meglio non condividere i propri progetti, le proprie idee, non perdere tempo a fornire dettagli e spiegazioni…ci si ritrova spesso a confrontarsi con persone che non possono capire, che non sono abituate al mettersi in gioco. È meglio invece, senza presunzione di superiorità, tenersi progetti e idee stretti nella propria interiorità, e procedere passo dopo passo a realizzarle, tirando in ballo quante meno persone possibili. Poche ma…BUONE! Solo persone da cui si può imparare e che non hanno secondi fini nell’insegnare.
Già avere a che fare con I PROPRI dubbi a volte non è facile…non bisogna permettere che anche le energie altrui si intromettano.
Perché, per quanto mi riguarda, riprendere e riaffermare il potere che ho spesso mi risulta troppo difficile…non riesco sempre a schermarmi da tutti i dubbi, tutte le incertezze che le persone ti mettono addosso…per questo penso che il silenzio a volte sia meglio, perché ti permette di respirare e liberarti da ciò che è esterno, ciò che non è tuo, pur capendo che gli altri hanno il loro percorso…infatti non è questione di superiorità…è questione di proteggersi pur sapendo che gli altri non sono cattivi o inferiori oche altro…non si tratta di questo 🙂

Man mano che la consapevolezza della propria energia, e del proprio potere, cresce…cresce anche la capacità di diventare immuni dal controllo, dallo scippo di energia da parte degli altri. Dopo questo traguardo, che si dica o non si dica ciò che abbiamo dentro, non fa più differenza. Sarà comunque libertà.

Non so se siete d’accordo…io non voglio insegnare niente…è solo il mio vissuto…il modo in cui vedo ORA questa cosa. Se vi va, ditemi cosa ne pensate 🙂

Buona Vita! 🙂 👍
Nonmiricordochi (Daniele) ☺

Testo riproducibile e copiabile CON CITAZIONE DELLA FONTE.