– I principali simboli archetipali e la loro declinazione onirica –

Tutti più o meno abbiamo sentito parlare di “archetipi”, in vario modo e varie versioni. Per rimanere comunque su un piano generico darò una definizione semplice per poi passare alla descrizione di alcuni archetipi essenziali che possono comparire spesso nei nostri sogni.
Gli archetipi si possono definire come un “primo esempio”, un concetto base essenziale per la comparazione e il confronto: la nostra mente, ancor prima di riconoscere un qualsivoglia valore, attua un confronto con un archetipo.
Dal momento in cui viene al mondo il bambino è spinto dall’innato istinto della conoscenza del mondo esterno e del suo mondo interiore: così egli accumula sempre più primi esempi, archiviando un numero sempre maggiore di archetipi.
Per fare un esempio pratico, dal primo momento in cui il bambino vede una bottiglia e ne comprende in modo approssimativo l’uso, possiamo dire che si è formato in lui “l’archetipo bottiglia”: per tutta la vita egli riconoscerà le bottiglie confrontandole con quel primo esempio archiviato nell’inconscio.
Ma nell’uomo è presente anche un “inconscio collettivo”, in comune con tutti gli uomini: esso racchiude tutte le prime esperienze e gli archetipi dell’umanità, che hanno lasciato un segno profondo e indelebile nella sua evoluzione, dagli albori dell’umanità stessa.
Gran parte di questi simboli sono sempici, possono essere disegni e figure, che però possono esprimere tutte le loro primordiali conoscenze.
In questo articolo mi occuperò degli archetipi più essenziali.

IL SERPENTE
Il serpente, e i rettili in genere, trovano diretto collegamento con l’episodio dell’Eden.
Non è certamente solo nella Bibbia che si trova questo simbolo, anzi è molto diffuso in tanti altri miti e culti in cui ha un ruolo spesso centrale.
Esso diventa quindi simbolo della tentazione ma anche del fallo, poiché simboleggia l’elemento fecondante che, strisciando, entra in contatto con la terra (il più importante simbolo femminile e materno).

IL FULMINE
Rappresenta il simbolismo del serpente. Questo è dovuto al fatto che l’uomo primitivo, assistendo a questo fenomeno naturale e alla sua particolare forma di manifestazione, lo ricollegò al serpente.
Infatti il fulmine sembra scendere dal cielo saettando per unirsi con la terra, come per fecondarla.
Analogamente, esso rappresenta l’intermediario tra ciò che è alto (il divino) e ciò che è basso (l’umano).
È noto che anche la furia e il castigo divino sono celati dietro al simbolo del fulmine: Giove lanciava saette sulla Terra nei momenti di ira.
Contrariamente a ciò che si pensa, sognare di essere colpiti da un fulmine non è generalmente negativo, in quanto indica che possediamo o stiamo per imparare qualcosa di “alto” che ci arricchisce. Ma ricordo che ogni sogno va contestualizzato, questi sono solo aspetti generici.

IL SOLE
Il Sole venne rappresentato frequentemente dalle civiltà primitive come un cerchio con un punto nel centrale.
Quest’ultimo rappresenta l’ordine del caos, la coordinazione, la chiarezza, la creazione.
Ormai è noto che il Sole ha rappresentato da sempre il principio vitale, tant’è che la sua adorazione è stato uno dei principali culti religiosi.
Nel pensiero umano il Sole rappresenta il polo positivo, l’attività, la ragione e il calore umano.
La sua comparsa nei nostri sogni è generalmente rassicurante, indica il prevalere di sentimenti positivi.
Quando viene coperto o circondato da nubi minacciose, indica che qualcosa di interno o esterno a noi interferisce con il nostro equilibrio.

LA LUNA
La Luna è uno dei simboli più importanti ed affascinanti.
Nelle buie profondità della notte era la sola fonte luminosa delle civiltà che non avevano ancora scoperto il fuoco: diventava quindi protettrice dell’uomo.
Rappresentava la madre che con delicatezza rassicurava l’uomo in attesa della forza solare.
Così l’uomo ha da sempre associato la luna con la parte più intima e segreta di ogni essere, tanto da farle acquisire nel tempo il simbolo dei pensieri, dell’occulto.

IL CERCHIO
È il mio simbolo archetipale preferito, lo disegno molto spesso a volte senza nemmeno rendermene conto.
Il cerchio delimita uno spazio psichico, al cui centro normalmente è presente l’energia creatrice, alcune volte rappresenta il sé spirituale, altre volte il divino.
Anche la sfera rappresenta in modo simbolico la creazione, l’energia primordiale, e da questo peculiare aspetto si può capire perché gli occhi hanno sempre racchiuso un valore e un’importanza enorme nei culti magici e mistici: sono infatti quasi sferici, e costituiscono uno dei canali principali di mediazione tra realtà esterna ed interna.
Quando al centro del cerchio non vi è alcuna energia attivante, questo simboleggia il vuoto spaziale, il nulla, il caos in attesa di ordinamento.
Una volta disegnato il cerchio assume il significato dell’eternità, infatti è una successione ininterrotta di punti (o istanti) che vanno a formare la circonferenza.
Non è raro trovare il simbolo del quadrato inscritto nel cerchio: in questo caso è l’eterno, l’infinito, che contiene il terrestre, il finito.
È un simbolo ancestrale dell’inconscio collettivo, e come tale rappresenta la coscienza dell’io contenuto nella coscienza cosmica.
È uno dei simboli più usati nei culti antichi, ed immagino sia anche questo aspetto che lo rende così importante e speciale ai miei occhi.

IL QUADRATO
Secondo Jung, rappresenta la parte conscia, la razionalità.
Rappresenta anche la creazione della materia, le forze della natura, infatti è in questa figura che si concretizza l’incontro tra uomo e natura, in cui si comprendono gli elementi e la loro forza.
La comprensione umana, e di tutto ciò che è “elevato”, non può avvenire se prima non si conosce e non si comprende la realtà materiale che ci circonda. Così il quadrato viene a rappresentare la comprensione del concreto.

IL TRIANGOLO
È una delle figure più conosciute e più interpretate soprattutto in ambito magico-occulto.
Rappresenta l’elevazione e la crescita personale, talvolta il principio spirituale.
È noto da sempre il suo valore unificatore del cielo, della Terra e dell’uomo.
È la figura dell’equilibrio nelle sue svariate forme:
– la famiglia composta da tre energie (madre, padre, prole)
– equilibrio tra corpo, mente e spirito
– la realizzazione personale unita alla perfezione e alla saggezza
L’interpretazione di questo simbolo va sempre contestualizzata, essendoci molte casistiche e molte varianti interpretative.

Per eventuali chiarimenti sono a Vostra disposizione.

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Daniele (Nonmiricordochi)

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Allergie primaverili: le terapie naturali di supporto

A sinistra: Eufrasia, il cui distillato acquoso lenisce e disinfiamma le congiuntive oculari. In alto a destra: gli oligoelementi. In basso a destra: il Ribes Nigrum da cui si ricava il gemmoderivato.


Proprio oggi ho sentito due persone lamentarsi dei problemi di sonnolenza causati dagli antistaminici…e così, mi sono chiesto, “perché non parlarne?”.
Prima di tutto è bene ricordare che l’allergia non è altro che una risposta sproporzionata del sistema immunitario al contatto con allergeni che generalmente, in una persona “sana”, non provocano alcun disturbo.
Nella fattispecie si intende per “allergene” ogni sostanza o ogni principio attivo presente in una sostanza, in grado di scatenare, come detto sopra, una risposta immunitaria sproporzionata.

L’allergia ai pollini si può manifestare in modo diverso da soggetto a soggetto, in diversi distretti del corpo, spesso in più di un distretto contemporaneamente:
OCCHI: la reazione oculare è causata dal deposito di microparticelle volatili di polline che causano una risposta immunitaria infiammatoria: gli occhi si arrossano, prudono e spesso bruciano e lacrimano abbondandetemente. Inoltre la reazione più istintiva è di toccarsi, sfregarsi. Questo non andrebbe fatto perchè aumenta il rossore, il bruciore e rischia di complicare il quadro clinico con una infezione batterica oculare (congiuntivite).
NASO E GOLA: la reazione è causata dall’introduzione di particelle nelle mucose della narice e della gola. La risposta immunitaria e spastica a volte può essere molto forte. Viene prodotto del muco in eccesso con lo scopo di eliminare ed espellere le tossine patogene (i pollini). Gli spasmi inoltre possono degenerare in continui starnuti e crisi di tosse. Spesso vi è anche una risposta infiammatoria che delinea il tipico quadro della rinite allergica, uno stato di “raffreddore perenne”, spesso accompagnato da bruciore oculare, tosse e starnutti.

TESSUTI MOLLI E MUCOSE: in questo caso la manifestazione allergica è un edema, cioè un accumulo di liquido più o meno grave. Generalmente in questo tipo di allergie non si parla quasi mai di edemi gravi, che si riscontrano infatti in crisi allergiche acute. Uno degli edemi più gravi è quello della laringe, che può compromettere la respirazione e portare al soffocamento. Il distretto corporeo colpito può variare da caso a caso. Negli stati allergici qualche persona accusa gonfiore alle gambe, aumento della cellulite, edema delle vie respiratorie, raramente del volto. Ripeto, si parla quasi sempre di “accumuli di acqua” lievi e senza rischi per la salute. Molto spesso sono la conseguenza della difficoltà da parte dell’organismo di liberarsi dalle scorie attraverso gli organi emuntori, che sono impegnati a dover gestire uno stato di “caos” dovuto all’allergia.
FREQUENTEMENTE SI RISCONTRANO CEFALEE (MAL DI TESTA) ED EMICRANIE

La terapia naturale complementare si prefigge lo scopo di frenare in modo fisiologico la risposta immunitaria, di favorire il drenaggio delle tossine e di alleviare l’infiammazione. Questo risultato si raggiunge avvalendosi di differenti metodi terapeutici, principalmente Omeopatia, Gemmoterapia, Oligoterapia e Fitoterapia. Non spiegherò nel dettaglio cosa sono queste forme terapeutiche della medicina complementare, mi limiterò a spiegare brevemente e superficialmente in cosa consistono mano a mano che introduco i rimedi.

L’intervento più importante è sicuramente quello di tipo gemmoterapico, che interviene sia per ristabilire l’equilibrio immunitario e infiammatorio, sia per spegnere i sintomi: vengono usati i giovani getti e le giovani gemme di precise piante, macerate in una soluzione di glicerina, acqua e alcool. Questa preparazione si chiama appunto macerato glicerico, ed è questa che dovete chiedere in farmacia o erboristeria. Si assumono in gocce.
Ribes Nigrum Mg (Ribes Nero, macerato glicerico): è uno dei più potenti antistaminici naturali nonchè un grande classico nel trattamento delle allergie. Stimola le surrenali a produrre cortisolo e altri ormoni antiinfiammatori, e quindi combatte l’infiammazione e la risposta immunitaria eccessiva. Agisce a livello generale. Non ha gli effetti collaterali dei classici antistaminici di sintesi, primo fra tutti la sonnolenza.

Fagus sylvatica Mg (Faggio, macerato glicerico): gemmoterapico ad attività antistaminica (cioè frena la liberazione di istamina) e drenante-depurativa, che facilita lo smaltimento delle tossine mediante gli organi emuntori. Con Ribes Nigrum costituisce uno schema terapeutico ampiamente utilizzato nelle sindromi allergiche e di comprovata efficacia.
Rosa canina Mg (Rosa canina, macerato glicerico): utilizzato nel trattamento delle emicranie e cefalee  in cui vi è una componente allergica. Si associa, in questo caso, a Ribes nigrum e a Tilia Tomentosa (macerato glicerico) che interviene come tranquillante vegetale. Generalmente ha un effetto positivo in quanto perfeziona l’efficacia del Ribes Nigrum e degli altri rimedi. Inoltre ha un effetto ricostituente, astringente, remineralizzante, contribuisce anche alla depurazione ed è antiossidante grazie alla sua straordinaria ricchezza di vitamina C. In inverno viene impiegata con grande successo nella prevenzione dell’influenza e delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie. Si può dire che la Rosa Canina abbia un effetto elettivo sull’apparato respiratorio, favorendone il benessere.

Proseguiamo con l‘approccio omeopatico: i rimedi omeopatici andranno ad agire sui sintomi, principalmente su quelli oculari e delle vie respiratorie.
Euphrasia, a bassa-media diluizione (da 5 a 30 ch in granuli o dose), si sceglierà se la secrezione oculare è abbondante e brucia, mentre la secrezione nasale è altrettanto abbondante ma non brucia. Se si scelgono i granuli a bassa diluizione (da 5 a 9 ch), se ne prenderanno 3-4 da 2 a 4 volte al giorno; per la media diluizione (30 ch) 5 granuli al giorno; per la dose di globuli (30 ch), una dose o più di una a settimana secondo l’intensità dei sintomi.
Allium Cepa si sceglierà invece se la lacrimazione degli occhi non brucia, ma brucia quella del naso che irrita le narici e “brucia” la pelle sottostante. Si useranno le stesse diluizioni e le stesse dosi valide per Euphrasia.
Sabadilla: gli occhi sono infiammati e bruciano, gli starnuti sono numerosi e il naso cola copiosamente. I sintomi peggiorano al solo sentire l’odore dei fiori e dell’erba e, generalmente, quando si sta all’aperto. Stesse dosi e stessa pologia dei rimedi precedenti.

Anche l’oligoterapia è un’importante metodo terapeutico nel trattamento delle allergie, ma a differenza dei metodi precedenti, necessita di più tempo per agire e quindi è indispensabile cominciare ad assumere gli oligoelementi in anticipo, almeno un mese prima. L’oligoterapia agisce ad un livello molto profondo e radicale, grazie alla sua azione catalizzatrice, cioè attiva e ripristina le reazioni chimiche fondamentali per la corretta funzionalità cellulare e organica. In altre parole, permette al corpo di ripristinare quelle reazioni chimiche fondamentali per il suo equilibrio, quindi di favorire una guarigione spontanea e uno stato di benessere prolungato.
Manganese: è l’oligoterapico principe delle affezioni allergiche grazie alla sua azione desensibilizzante (rende il sistema immunitario meno sensibile al contatto con gli allergeni). La posologia è variabile, indicativamente da 1 a 3 fiale a settimana, per almeno 2 mesi.
Zolfo: è complementare a Manganese. Ne potenzia e completa l’efficacia. Favorisce la depurazione e la disintossicazione. La posologia è estremamente variabile. Da 1 fiala al giorno a 3 fiale a settimana.
Fosforo: quando vi è una forte componente spasmodica tipica delle riniti, dei raffreddori e delle crisi di tosse da spasmi. Indicativamente 3 fiale a settimana.

E infine concludiamo con i rimedi fitoterapici, ovvero quei rimedi tradizionali che possono giovare sui sintomi:
prima di tutto il collirio, a base di acqua distillata di Camomilla, o di Eufrasia o di Hamamelis, che talvolta vengono miscelate nel medesimo prodotto.
– molto utili sono gli impacchi fatti con garze imbevute di infuso di Malva e Camomilla (caldo o freddo a piacere), appoggiate sugli occhi e lasciate agire per piu tempo possibile.
Si può anche versarne qualche goccia nell’occhio come un collirio, l’importante è che non sia caldo e che sia preparato fresco. Si prende una siringa sterile senza ago, si riempie con l’infuso freddo superficiale (così non si raccolgono le impurità sedimentate sul fondo), e poi si versano le gocce negli occhi.
per favorire l”azione calmante, antiifiammatoria ma anche DRENANTE, cioè un’azione che favorisce l’eliminazione delle tossine immunitarie e infiammatorie da parte degli apparati emuntori (fegato, reni, intestino, pelle), saranno utili gli infusi di Malva, Tarassaco, Bardana, Betulla, bevuti lungo tutto l’arco della giornata.
Per la gola e il naso, esistono degli spray naturali a base di MUCILLAGINI (derivate da Altea, da Aloe e altre piante), che creano un film protettivo che limita l’adesione degli allergeni.

La vera arma però è la prevenzione:
In questo caso si agisce con dei vaccini omeopatici. Ci sono anche vaccini “farmaceutici” ma hanno un costo elevatissimo (anche l’omeopatia ha un costo, ma in questo caso, in confronto, è davvero irrisorio).
I vaccini contengono i principali allergeni presenti sul territorio italiano, dinamizzati e diluiti secondo il procedimento omeopatico. Danno risultati davvero buoni ma costituiscono una cura che va iniziata con un pò di anticipo.
Generalmente sono delle dosi che si sciolgono sotto la lingua e che si assumono una volta a settimana per un mese prima dell’inizio della primavera, e per tutta la durata di quest’ultima. Hanno la grande potenzialità di desensibilizzare l’organismo, cioè fare in modo che il sistema immunitario si “abitui” al contatto con gli allergeni dei pollini e che quindi non reagisca più in modo esagerato. Agiscono anche direttamente sui sintomi (similia similibus curantur).
Non posso dire i nomi dei vaccini ma li trovate in qualsiasi farmacia ben fornita dal punto di vista naturale.

Se avete domande, sarà a vostra disposizione nei limiti delle mie possibilità.

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Daniele T. 

La copia del testo o di una sua parte è consentita con citazione esplicita della fonte.

L’origine delle emozioni secondo il maestro illuminato Osho

Cosa accade a livello energetico quando proviamo determinate emozioni come la paura e l’amore? Ovviamente quando si parla di emozioni “moderate” non si avverte e non ci si accorge della loro forza, di quanto possano essere travolgenti in un senso positivo o negativo. Quando invece si vivono emozioni forti, si sente e si percepisce chiaramente che sono forze, quasi energetiche, che nascono da una nostra parte profonda, che facciamo fatica a comprendere e scoprire.

In questo breve capitolo Osho ci spiega le emozioni, ci spiega da dove nascono e come si manifestano, ci spiega le dinamiche energetiche ad esse correlate. A noi non resta che la facoltà di disporre dei suoi insegnamenti secondo quanto crediamo, viviamo, secondo la nostra cultura personale.

[…] Se sei pienamente consapevole delle attività del corpo fisico, comincerai a sentire i movimenti del secondo corpo, il corpo eterico.
Un uomo si arrabbia. La rabbia nasce nel corpo eterico, ma si manifesta nel primo corpo che è usato come mezzo per esprimerla. Infatti tu puoi impedire alla rabbia di raggiungere il corpo fisico, se lo desideri. Ciò accade nella repressione: supponi che sia pieno di rabbia, e che ti prenderei a botte, ma mi fermo. Prenderti a botte è un’attività del corpo fisico: di base c’è rabbia, ma non c’è una sua manifestazione. Eppure essa è presente sul piano della sua fonte di origine.
Tutte le emozioni sorgono dal corpo eterico, perciò io lo chiamo anche “corpo emozionale”. Esso ha i suoi movimenti per la rabbia, l’amore, l’odio, senza sosta.
Giungerai a conoscere le sue vibrazioni.
Nella paura il corpo eterico si ritira. Il processo di contrazione che avvertiamo nella paura non appartiene al primo corpo. Ma l’effetto della contrazione del corpo eterico diventa evidente nell’andatura della persona, nel modo in cui si siede e si muove: sembra quasi controllata, non stará dritta, quando parla balbetta, le sue gambe e le sue mani tremano.
Quando invece sei innamorato, ti senti come se ti fossi dilatato. La libertà sperimentata in amore è causata da questa espansione: ora c’è qualcuno davanti a te di cui non hai bisogno di avere paura. Percio nei momenti d’amore sperimentiamo un sentimento di espansione: il corpo fisico rimane lo stesso ma il corpo eterico dentro fiorisce e si espande.
Questo è ciò che accade al corpo eterico; le sue possibilità di espansione sono illimitate: si espande e si contrae secondo le emozioni: può espandersi fino a coprire la Terra e può contrarsi così tanto che c’è abbastanza spazio per esso in un atomo.

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